L'Organizzazione internazionale migrazioni ha rilevato un drammatico aumento delle vittime
GINEVRA - Con oltre 1.750 decessi dall'inizio dell'anno, il bilancio di migranti morti mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo risulta oltre 30 volte superiore a quello registrato per lo stesso periodo l'anno scorso (56 decessi al 21 aprile). Lo ha detto oggi a Ginevra il portavoce dell'Organizzazione internazionale migrazioni (Oim).
Secondo una stima dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) il tasso di mortalità tra i richiedenti asilo e migranti che attraversano il Mediterraneo è drammaticamente salito: "nel 2014, il Mediterraneo era già emerso come la rotta più mortale al mondo per i rifugiati ed i migranti con una media di un decesso su 50 tra le persone che hanno tentato di attraversarlo. Quest'anno, la media è finora di circa uno su 20. I numeri si stanno muovendo nella cattiva direzione", ha detto il portavoce dell'Unhcr Adrian Edwards.
I morti segnalati in aprile sono circa 1.300, un record per un solo mese, ha detto Edwards. Dall'inizio dell'anno, più di 36mila richiedenti asilo e migranti sono giunti in Europa meridionale via mare.