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STATI UNITIPaesino di mille anime apre il primo canapaio comunale d’America

18.03.15 - 06:04
Cannabis ricreativa Ticino: “Bello. Noi però puntiamo a un modello diverso”. Per realizzarlo guardano alle Cantonali del 19 aprile
Paesino di mille anime apre il primo canapaio comunale d’America
Cannabis ricreativa Ticino: “Bello. Noi però puntiamo a un modello diverso”. Per realizzarlo guardano alle Cantonali del 19 aprile

NORTH BONNEVILLE - Da quando nello Stato di Washington la vendita di marijuana è diventata legale il Comune di North Bonneville, 968 anime, si è dotato di un ente molto particolare e unico in America: un’autorità preposta ad aprire e gestire un canapaio comunale. Dopo più di un anno di preparativi, adesso il negozio è realtà: “L’Angolo della Cannabis” ha aperto i battenti il 7 marzo scorso. “Si è trattato di uno sforzo dell’intera comunità ed è assolutamente appagante vederne il risultato”, ha dichiarato soddisfatto a Usa Today il sindaco Don Stevens. “Non posso credere che questa ora sia la mia vita”, ha invece confessato ancora incredula al Washington Post la direttrice del canapaio Robyn Legun, passata da manager di un negozio di arredo a impiegata comunale sui generis.

L’iniziativa ha un obiettivo chiaro: permettere al Comune di gestire la legalizzazione in tutti i suoi aspetti senza focalizzarsi solamente sugli introiti delle imposte. L’ente per la commercializzazione della cannabis s’impegna infatti anche a “minimizzare le possibili influenze negative su minori e famiglie” della nuova attività commerciale e a stanziare risorse aggiuntive per la sicurezza pubblica. Il ricavo economico, tuttavia, non è proprio una motivazione trascurabile per il piccolo comune. Le stime parlano infatti di un possibile giro d’affari di 2-3 milioni di dollari nel primo anno: niente male per un comune con un budget annuale di circa 1,2 milioni di dollari. A chi obietta che l’attività potrebbe rovinare il buon nome della cittadina determinando la fuga di abitanti e il crollo dei valori immobiliari, le autorità rispondono poi con argomenti abbastanza convincenti. Innanzitutto, chi fosse infastidito dalla marijuana dovrebbe andarsene dallo Stato di Washington, non solo da North Bonneville, e del resto le autorità si attendono al contrario l’insediamento di nuovi residenti attirati dall’indotto. Per quanto riguarda infine i valori delle case, questi ultimi sono così bassi che possono solo risalire.

"Mi fa molto piacere che negli Stati Uniti si continui a regolamentare e liberalizzare l’uso della cannabis ricreativa", commenta Sergio Regazzoni, dell’Associazione cannabis ricreativa Ticino (ACRT), che sottolinea l’influenza positiva di tali mutamenti anche sul dibattito in Europa. "Noi per il Ticino non guardiamo però a un modello di gestione statale o comunale come in questa cittadina americana o come in Uruguay – precisa Regazzoni –, ma a una regolamentazione che sgravi la polizia dal controllo del consumo di cannabis e garantisca maggiore qualità del prodotto in commercio". A tal proposito, l’associazione sta identificando i candidati alle prossime elezioni cantonali che possano meglio sostenere il suo modello di regolamentazione. L’obiettivo è fornire un’indicazione di voto agli elettori che sposano gli obiettivi dell’ACRT. Per ora la lista contiene già una decina di nomi che si situano un po’ su tutto l’arco politico. Un’indicazione di voto completa, anticipa Regazzoni, sarà fornita nei prossimi quindici giorni, dopo avere ricevuto una risposta da tutti i partiti.

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