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ITALIASclerosi laterale: nella pelle dei malati decifrabili i misteri del male

20.02.15 - 12:44
Sclerosi laterale: nella pelle dei malati decifrabili i misteri del male

ROMA - La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) o morbo di Lou Gherig si può studiare in provetta direttamente 'sulla pelle' dei pazienti: infatti ricercatori dell'Università Cattolica di Roma hanno scoperto che le cellule della pelle dei pazienti ricapitolano la malattia, ovvero presentano gli stessi difetti dei neuroni malati e sono dunque un ottimo modello sperimentale per studiare la malattia.

La scoperta si deve a Mario Sabatelli, responsabile del Centro SLA del Policlinico Gemelli di Roma e rappresenta un importante passo avanti nella comprensione della malattia che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule di cervello e midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.

In questo studio è emerso che i fibroblasti, cellule della pelle che si prelevano facilmente con minibiopsie dai pazienti, riproducono molte delle alterazioni osservate nel cervello delle persone affette da SLA. È stata effettuata una piccola biopsia di pelle in 38 persone con SLA per ottenere colture di fibroblasti. "Abbiamo osservato - spiega Sabatelli - che in molti casi la proteina 'TDP-43', che ha un ruolo centrale nella SLA, presenta un comportamento anomalo anche nei fibroblasti dei pazienti".

"La scoperta è importante, infatti uno dei maggiori problemi nella ricerca sulla SLA - conclude - è che non abbiamo modelli sperimentali affidabili su cui studiare i meccanismi responsabili della malattia. Il cervello è un tessuto non accessibile in vivo e gli studi con modelli animali della malattia hanno dei limiti".

ats ans

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