Secondo lo studioso britannico David Baldwin, Enrico VIII, che guidò per ragioni personali lo scisma con la chiesa cattolica, si era invaghito di un'amica della sua ultima consorte Catherine Parr
LONDRA - Il re d'Inghilterra che aveva messo i suoi problemi di letto al centro della vita politica nazionale era in procinto di sposarsi una settima volta. Secondo lo studioso britannico David Baldwin, Enrico VIII, che guidò per ragioni personali lo scisma con la chiesa cattolica, si era invaghito di un'amica della sua ultima consorte Catherine Parr, che si chiamava Katherine Willoughby. Per una serie di circostanze però, fra cui la morte del sovrano avvenuta nel 1547, i due non riuscirono a convolare a nozze.
Lo storico, in un nuovo libro dal titolo 'Henry VIII's Last Love', ha raccolto una serie di testimonianze contenute in documenti e lettere scambiate fra Willoughby e Lord Burghley, un suo confidente. Alla fine della vita di Enrico i suoi rapporti con la sesta moglie si stavano incrinando. Si pensava addirittura che lei potesse finire decapitata, come già era accaduto ad Anna Bolena e Catherine Howard.
In quel periodo Willoughby era diventata vedova. Ma Parr poi riuscì ad aggiustare la sua relazione col sovrano che non ebbe modo di aggiungere un'altra moglie alla sua 'collezione'. Fra le ragioni che spinsero Enrico a desistere anche il fatto che Katherine era una donna troppo irritabile e scontrosa.
ats ansa