Lo dice il vignettista Riss, nuovo caporedattore del settimanale satirico francese colpito dalla sanguinaria strage dei jihadisti lo scorso 7 gennaio a Parigi
PARIGI - "Probabilmente non ci sarà" una nuova caricatura di Maometto nel prossimo numero di Charlie Hebdo: lo dice il vignettista Riss, nuovo caporedattore del settimanale satirico francese colpito dalla sanguinaria strage dei jihadisti lo scorso 7 gennaio a Parigi, intervistato oggi da Europe 1. L'ultima vignetta di Maometto con la scritta 'Je suis Charlie-Tutto è perdonato", pubblicata dopo l'attentato, ha suscitato proteste nel mondo arabo e musulmano.
"Siamo un giornale responsabile, se cedessimo saremmo irresponsabili", commenta ancora Riss, aggiungendo: "La copertina del numero di Charlie Hebdo pubblicata dopo l'attentato ha fatto il giro del mondo. Si può leggere il messaggio 'Tutto è perdonato'.
Un messaggio di pace, che riflette l'opinione del settimanale nel suo insieme, più di quella dei giornalisti che lo compongono". E ancora: "non posso perdonare una cosa del genere, ma con una visione più ampia, il problema oltrepassa le singole persone". Riss nega poi che il giornale abbia il 'chiodo fisso' dell'Islam e di Maometto.
"In realtà non abbiamo fatto così tante caricature" del Profeta. E poi "c'è il diritto di non amare Charlie. L'unica cosa che mi da fastidio è l'apologia dell'assassinio".
ats ansa