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BOSNIAVanno in gita, sette ragazzine restano incinte

19.12.14 - 10:44
Hanno un'età tra i 13 e i 14. Sono rimaste incinte durante una gita scolastica. Il caso ha spaccato un intero paese e da giorni non si parla d'altro
Vanno in gita, sette ragazzine restano incinte
Hanno un'età tra i 13 e i 14. Sono rimaste incinte durante una gita scolastica. Il caso ha spaccato un intero paese e da giorni non si parla d'altro

SARAJEVO - I giornali e le tv locali non parlano d'altro. La vicenda delle ragazzine tornate incinte da una gita scolastica sta facendo discutere un intero paese e ora è uscita anche dai confini nazionali. Sette ragazzine, dopo un viaggio scolastico di cinque giorni, si sono accorte di essere in stato interessante. Si tratta di ragazzine tra i 13 e i 14 anni, tutte residente in un piccolo paesino della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina.

Ora il dibattito è sulle responsabilità e qui si entra in un campo minato dove gli attori di questa storia si scaricano le colpe a vicenda. Da una parte ci sono i genitori che rimproverano le istituzioni scolastiche di non aver controllato l'attività delle ragazzine durante il viaggio, dall'altra c'è il coordinatore nazionale della salute, Nenad Babić, che ha cercato di gettare acqua sul fuoco addossando anche ai genitori la colpe di non aver informato adeguatamente le loro figliole. "Certamente l'istituto scolastico ha le proprie responsabilità - ha detto - ma qui ci sono evidenti omissioni da parte dei genitori". E ha poi aggiunto: "Tuttavia siamo di fronte a un grande problema".

Il fenomeno delle ragazze che restano incinte in giovane età è un problema reale, se si pensa che lo scorso anno nella capitale di Sarajevo si sono registrate 31 gravidanze da parte di minorenni.

Il numero di ragazze sessualmente attive di età compresa tra 13 e 15 anni è aumentata considerevolmente, ha spiegato alla televisione locale Senad Mehmedbasic, ginecologo di Sarajevo. "È preoccupante che ragazzine di 13 anni abbiano già attività sessuale, purtroppo questa è la tendenza di oggi. È inammissibile che le ragazze sappiano di sesso apprendendo direttamente dalla strada, anziché attraverso una seria educazione scolastica".



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