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Nuove indiscrezioni sul caso Meredith svelate dal settimanale Gente
PERUGIA - Cosa è successo, a sette anni dall'omicidio di Meredith Kercher, per spingere Raffaele Sollecito a cambiare la versione dei fatti?
A svelare l'indiscrezione è il settimanale 'Gente' secondo cui, contrariamente a quanto sempre affermato, cioè che quella notte si trovava a casa sua con l'allora fidanzata Amanda Knox, Sollecito "ammetterebbe di non ricordare con chiarezza quanto avvenne".
Stando al settimanale "l'americana verrebbe così lasciata per la prima volta sola a sostenere il suo alibi". Una svolta clamorosa, dovesse essere confermata, che spiegherebbe così la linea della difesa di Raffaele che, nel ricorso in Cassazione la cui pronuncia è prevista per l'autunno, chiede l'assoluzione o, in subordine, la derubricazione del reato da concorso in omicidio al solo favoreggiamento.
Il periodico spiega di avere appreso quanto sopra da fonti confidenziali vicine al giovane.
L'avvocato: "Pesa solo a sé stesso" - "Raffaele non cambia assolutamente versione, ma pensa esclusivamente a sé stesso e alla sua posizione e l'unica certezza assoluta è che lui quella notte era a casa sua". A rilasciare queste dichiarazioni all'Adnkronos è l'avvocato Luca Maori che ,assieme a Giulia Bongiorno, difende Raffaele.
Raffaele Sollecito e Amanda Knox, prima condannati poi assolti, e adesso nuovamente condannati dalla Corte d'Assise d'Appello di Firenze a 25 e 28 anni di carcere per il delitto, si sono sempre detti innocenti e fino ad ora hanno sempre sostenuto di aver passato la notte dell'omicidio insieme, a casa di Raffaele.
A Raffaele la Corte di Firenze ha ritirato il passaporto disponendo per lui il divieto d'espatrio e se la Cassazione confermasse la sentenza di Firenze, per lui si aprirebbero le porte del carcere.
