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UCRAINAFilorussi irrompono nella sede del governo a Odessa

03.03.14 - 16:02
Sul palazzo sventola la bandiera russa. Lanciato un ultimatum: resa entro le 4 di domattina
Foto Keystone / EPA Maxim Shipenkov
Filorussi irrompono nella sede del governo a Odessa
Sul palazzo sventola la bandiera russa. Lanciato un ultimatum: resa entro le 4 di domattina

KIEV - Il comandante della flotta russa del Mar Nero Aleksandr Vitko ha lanciato un ultimatum ai militari ucraini di arrendersi entro le 04.00, minacciando altrimenti un assalto ai reparti dell'esercito ucraino in tutta la Crimea. Lo ha reso noto Interfax citando il ministero della difesa ucraina.

 

Conquistato il palazzo del Consiglio regionale - Anche sul palazzo del Consiglio regionale di Odessa adesso sventola la bandiera russa. Circa 700 manifestanti pro-Mosca hanno fatto irruzione nell'edificio mentre era in corso una riunione di emergenza sulla situazione in Ucraina. Lo fa sapere il "Kyiv Post".

 

Verso le 11.00 un rappresentante di un'organizzazione filorussa è entrato nella sala del Consiglio regionale e ha chiesto di prendere la parola, ma non gli è stato permesso, e la folla ha quindi tentato di fare irruzione nel palazzo.

 

Nel primo pomeriggio il tricolore russo sventolava sull'edificio e il consiglio regionale chiedeva al governo centrale di revocare la decisione di sciogliere le forze speciali di polizia "Berkut", in prima fila negli scontri sanguinosi di Kiev tra le forze dell'ordine e i manifestanti antigovernativi che hanno portato alla caduta dell'ormai ex presidente ucraino Viktor Ianukovich.

 

A Odessa sono scesi in piazza anche alcune centinaia di ucraini filo-Maidan, che gridano "Ucraina, Ucraina" ed eseguono l'inno nazionale. Un cordone di polizia li divide dai filorussi. In entrambe le fazioni ci sono attivisti con passamontagna, spranghe e tubi di metallo. Per ora la situazione è sotto controllo.

 

Il premier ucraino Arseni Iatseniuk ha affermato che "alle truppe russe non sarà permesso di fare irruzione nelle regioni orientali" dell'Ucraina, dove i filorussi continuano a manifestare contro il governo di Kiev e hanno occupato alcuni palazzi del potere locale. Lo scrive l'agenzia Interfax.

 

"Si prepara l'incidente" - Mosca prepara una provocazione in Crimea per giustificare l'invasione della penisola che fa parte dell'Ucraina. Lo sostiene il viceministro dell'interno ucraino, Mikola Velichkovich, precisando che è prevista l'uccisione di 3-4 soldati russi da parte di sconosciuti che si spacceranno per sostenitori delle nuove autorità ucraine.

 

"Senza le truppe russe sarebbe peggio" - "Le truppe russe presenti in Crimea sono una garanzia di stabilità. Senza di loro sarebbe certamente peggio": lo ha detto all'ANSA Andrei Skriptsov, leader del movimento "Crimea russa". "La Crimea non deve essere una marionetta del potere di Kiev, vogliamo indipendenza, l'adesione alla Russia non è prioritaria", ha detto.

 

Il dispiegamento dei militari russi in Crimea "non è un'occupazione, serve a garantire la tranquillità", ha aggiunto Skriptsov in un'intervista sotto la statua di Lenin nell'omonima piazza di Simferopoli, la capitale della Crimea. "Basta fare un giro anche qui, i soldati si fanno fotografare con i bambini, è una situazione normalissima. Sono militari della Flotta del Mar Nero a Sebastopoli". "Il nostro Movimento è nato per difendere i cittadini russi e russofoni in Crimea e il nostro scopo principale è quello di difendere la lingua russa nella cultura e nell'educazione", ha precisato.

 

Nessun referendum per l'autonomia - Il Consiglio regionale di Odessa, città russofona dell'Ucraina meridionale, si è rifiutato di indire un referendum per concedere alla regione maggiore autonomia dal governo centrale. Centinaia di filorussi hanno fatto irruzione nell'edificio che ospita il Consiglio regionale nel primo pomeriggio, e adesso il palazzo continua a essere picchettato e i dimostranti impediscono a chiunque di uscirne. Un uomo che ha tentato di issare nuovamente la bandiera ucraina sull'edificio è stato picchiato. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian.

 

Sanzioni, non c'è il consenso - Richiesta di rientro delle truppe russe nelle caserme, formazione di un "gruppo di contatto" per mantenere aperto il dialogo con la Russia e invio di una missione di osservatori dell'Osce in Ucraina: sono alcune delle misure che saranno indicate nelle conclusioni della riunione straordinaria del Consiglio dei ministri degli esteri dell'Ue. Invece "non c'è consenso" su sanzioni alla Russia proposte in particolare dai paesi baltici. Lo indicano fonti diplomatiche mentre è ancora in corso la seduta.

 

In una bozza circolata durante la riunione sono previsti anche un embargo delle armi, "misure mirate" verso la Russia e la sospensione del negoziato sui visti "nel caso in cui la Russia non faccia passi per la de-escalation". La misura sui visti sarebbe di fatto solo simbolica, perché la trattativa non fa passi avanti da oltre un anno. Sull'embargo sulle armi e sulle misure mirate, secondo fonti diplomatiche, non c'è consenso tra i ministri. Al "gruppo di contatto", secondo le fonti, dovrebbero partecipare Unione europea, Ucraina, Russia, Onu e Osce.

 

Si riunisce il Consiglio di Sicurezza dell'Onu - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisce sull'Ucraina alle 15.30 ora locale (le 21.30 in Svizzera). Lo riporta la missione del Lussemburgo al Palazzo di Vetro. Fonti diplomatiche precisano che a chiedere l'incontro è stata la Russia.

 

Ats Ans

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