Il giudice Peter Espinoza ha respinto la richiesta del regista - perdonato dalla vittima ma che rischia l'arresto negli Usa dove non ha mai rimesso piede - sostenendo che Polanski avrebbe dovuto presentarsi in tribunale e considerandolo latitante fino a prova contraria.
Polanski sostiene da anni che il procuratore che ne aveva chiesto la condanna, deceduto nel frattempo, intendeva arrestarlo nonostante un accordo raggiunto per evitare il carcere al regista.
Espinoza ha riconosciuto che il pubblico ministero aveva commesso errori sostanziali al momento del processo, ma ha sostenuto che la legge non lo autorizza a fare gesti di clemenza nei confronti di un latitante.