Oggi, per evitare qualsiasi ulteriore controversia costituzionale, Roberts si è ripresentato davanti a Obama che, alla Casa Bianca, ha pronunciato un nuovo giuramento. Lo ha riferito il consigliere della Casa Bianca, Greg Craig, precisando che il giuramento ha avuto luogo nella Map Room della Casa Bianca, presenti solo il presidente degli Stati Uniti e il presidente della Corte Suprema.
Il nuovo giuramento del presidente Obama si è svolto alle 19:35 ora di Washington, e dal punto di vista di alcuni costituzionalisti critici si può dire che lui sia diventato "ineccepibilmente" presidente degli Stati Uniti solo a quell'ora. La Costituzione peraltro stabilisce che il presidente eletto abbia su di sé i poteri della presidenza a partire dalle ore 12.00 del giorno del giuramento (che dovrebbe avere luogo a mezzogiorno in punto). In questo caso il giuramento di Obama secondo alcuni presentava questa eccezione: non si era svolto in modo ineccepibile, la formula di rito non era stata pronunciata con rigorosa esattezza.
Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha riferito che secondo il consigliere giuridico del presidente, il consigliere Greg Craig, questa volta c'è ragione di ritenere che il giuramento abbia valore, perché si è svolto senza intoppi. Questa volta - ha riferito Gibbs - ci sono voluti 25 secondi per recitare l'intera formula. La decisione di ripetere il giuramento è stata presa "ad abundantiam, per essere sicuri", ha detto Craig.
Il giudice Roberts si è presentato alla Casa Bianca poco dopo le 19.00 e si è presentato davanti a Obama con queste parole: "è pronto per ripetere il giuramento?". "Lo sono, e questa volta lo faremo molto lentamente", ha risposto Obama, ritirandosi con il giudice nella Map Room. Quando poco dopo la porta si è riaperta, davanti ai giornalisti in attesa il giudice Roberts ha salutato Obama stringendogli la mano così: "congratulazioni di nuovo". "Grazie, sir". Quindi l'applauso dei giornalisti. Ai quali Obama si è rivolto dicendo: "bene, ora vengono le cattive notizie per voi: abbiamo altri dodici balli da fare...".