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Dal MondoSomalia: bloccati negoziati tra governo e islamici

12.06.06 - 13:30
Somalia: bloccati negoziati tra governo e islamici

MOGADISCIO - Si sono bloccati, ed attualmente sono in stallo, i negoziati tra le autorità islamiche che controllano Mogadiscio, ed i rappresentanti del governo unitario di transizione nazionale (due ministri), che da alcuni giorni stavano trattando.

Il punto di rottura, come precisano fonti ufficiali delle Corti islamiche, è il secco rifiuto all'ipotesi, portata avanti con insistenza dal governo, di dare il via libero al dispiego in Somalia di una forza di pace regionale. Una proposta inaccettabile per gli islamici, che quindi hanno reso noto che o essa viene ritirata, ovvero i negoziati si chiudono.

"Il governo non è sincero con noi se chiede l'intervento delle truppe straniere - ha dichiarato il presidente dell'unione delle corti islamiche di Mogadiscio sceikh Sharif Akmer - conosciamo come sono andati a finire questi interventi che hanno sempre fatto dei danni e mai del bene: si tratta di una proposta irresponsabile ed inaccettabile".

Adesso toccherà alle cancellerie internazionali - le arabe da una parte, quelle occidentali dall'altra - cercare di trovare un possibile punto di mediazione, ed in tempi brevi. Anche se ormai dal quattro giugno (quando gli islamici hanno preso Mogadiscio, sconfiggendo i signori della guerra) tutto appare relativamente tranquillo, la situazione è ancora estremamente tesa, e c'é una speciale tensione intorno a Jowhar (100 km a nord della capitale), ancora tenuta dai warlord, ma con poco lontane le avanguardie delle scuole coraniche. Fino ad oggi, dato il buon andamento delle relazioni, uno scontro diretto - che potrebbe infiammare l'intero paese - appariva escluso; ma col negoziato ad un passo dal fallimento lo scenario potrebbe cambiare.

ATS
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