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LUGANOAcoustic Mode: "Siamo musicisti, non PR"

22.12.14 - 12:00
Alessandro Papa e Davide “Lupo” Paraluppi interpretano in chiave acustica le più belle canzoni di sempre
Acoustic Mode: "Siamo musicisti, non PR"
Alessandro Papa e Davide “Lupo” Paraluppi interpretano in chiave acustica le più belle canzoni di sempre

LUGANO – Abbiamo scoperto questo duo acustico girovagando in Stagend.com, e ci siamo soffermati sul video di una loro interpretazione dell’immortale “The house of the rising sun”. Subito dopo li abbiamo contattati per fare loro cinque fatidiche domande.

Qual è la particolarità dell’offerta musicale degli Acoustic Mode?
“La particolarità di questo duo sta sicuramente nel ri-arrangiare in chiave acustica canzoni che normalmente siamo tutti abituati ad ascoltare con ben altre sonorità. Infatti utilizziamo soltanto un piano (Alessandro), una chitarra (Davide) e le rispettive voci senza l’ausilio di basi, looper o altro che suoni al posto nostro.”

“A un nostro concerto potrete dunque ascoltare canzoni cover di Depeche Mode, Pink Floyd, Bob Marley, Billy Idol, Beatles - e molti altri - arrangiate in un modo decisamente originale. Dentro a queste canzoni, è sempre presente una consistente parte di blues, che rappresenta una parte importante del background musicale di entrambi.”

Come affrontate un vostro concerto?
“Chiaramente ogni evento è sempre diverso. Dividere in due categorie: eventi con musica di sottofondo di intrattenimento o concerti appositi per il pubblico che ci guarda.”

“Nel primo caso, ci chiamano per avere un gradevole sottofondo durante ricevimenti, cene, aperitivi, … e in tal caso dobbiamo essere bravi a rimanere una piacevole parte dell'atmosfera creatasi, generare il giusto sound senza essere in primo piano riducendo al minimo la pause.”

“Diversa la situazione di un concerto: in questi casi siamo chiamati a suonare per un pubblico che ci guarda, ci ascolta e ci pone al centro della propria attenzione: in tal caso l'energia con cui la musica raggiunge il pubblico è decisamente più intensa e diretta, e anche l'interazione con chi ci ascolta è fondamentale.”

“Ma in qualsiasi occasione, si viene spesso a creare un clima quasi famigliare, comunichiamo con le altre persone e comunque siamo molto attenti alle reazioni: siamo sempre pronti a cambiare in corsa quello che stiamo facendo, se capiamo che la gente a un certo momento ha voglia di più coinvolgimento, di cantare insieme a noi o magari anche di ballare.”

Bello! In questo modo riuscite quindi a soddisfare il sogno dell’organizzatore che vuole che il proprio evento sia memorabile.

“Esatto! Gli organizzatori ci chiedono fondamentalmente di creare un bell'ambiente e far passare a tutti i presenti una bella serata.”

“Purtroppo capita anche di avere a che fare con organizzatori che come unica preoccupazione chiedono di "portare gente" nel locale. Ecco, questi signori non hanno capito che noi siamo musicisti, non PR, barmen o architetti d'interno!”

Detto questo, credo sia giusto che un buon gruppo abbia il suo seguito, che per la gioia degli organizzatori vada ad aumentare gli avventori di un locale. Ma se tale locale non ha una sua clientela (perché è organizzato male, brutto da vedere e offre pochi servizi e una carta mediocre ad esempio), il gerente qualche domandina dovrebbe farsela anziché sperare di campare soltanto con "gli amici della band".

” Fortunatamente dopo anni e anni di concerti dal vivo sappiamo esattamente da chi è piacevole suonare e da chi no.”

Penso che abbiate toccato un punto molto dolente e sono sicuro che molti musicisti si ritroveranno nelle vostre parole. Ma parliamo delle emozioni del pubblico: cosa vi richiede più spesso il pubblico durante le vostre esibizioni?

“Come detto in precedenza dipende dal tipo di evento. Quando si tratta di un nostro concerto a tutti gli effetti, con un pubblico attento e spesso anche musicalmente colto, c'è una cosa fondamentale che tutti pretendono: oltre all'imprescindibile qualità musicale che dobbiamo garantire, il pubblico vuole DIVERTIRSI!”

“Dal palco oltre alle note cerchiamo di far arrivare parole non solo cantate: parliamo, ridiamo, ci divertiamo a nostra volta e questo viene percepito da tutti, creando una bellissima sinergia fra chi suona e chi ascolta. Da parte nostra cerchiamo dunque di coinvolgere più persone possibile nella nostra esibizione, stando attenti alle reazioni durante e dopo ogni canzone.”

“Al di là della scaletta originariamente preparata, siamo quindi pronti a esaudire (quasi) ogni richiesta o ad adattarci al clima che si viene a creare, potendo partire in ogni momento con una qualsiasi canzone italiana o internazionale dal blues al pop-rock, che possiamo pescare da un repertorio personale di oltre un centinaio di canzoni.”

“Molto spesso capita che ci siano anche validi musicisti fra il pubblico e in tal caso il coinvolgimento può diventare davvero totale: spesso i nostri concerti si sono trasformati in vere e proprie jam session! E con lo stesso spirito di totale apertura, può capitare di presentarci sul palco direttamente con qualche musicista aggiunto, per saltuarie ma piacevolissime collaborazioni.”

Cosa deve sapere un organizzatore di un evento per ingaggiarvi?

“Noi abbiamo bisogno soltanto lo spazio necessario per tre chitarre, una tastiera e due persone. Per il resto siamo completamente autonomi, abbiamo noi l’impianto audio se necessario. Possiamo suonare fino a 4 ore. Su www.stagend.com/acousticmodemusic trovate delle fotografie scattate durante i nostri concerti, un video di esempio e tutti i dettagli utili per decidere se contattarci per allietare il vostro evento!

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