ITALIAMascara, una favola iniziata tempo fa…

ROMA - Cosa regala una marcia in più allo sguardo? Amiche mie non ci sono dubbi. Il mascara. Nato come una tavolozza di colore che si scioglieva con la saliva e si applicava con lo spazzolino da denti, si tratta di un prodotto a cui nessuna donna vorrebbe rinunciare. Ideale complemento per il trucco da giorno, data la speciale capacità di conferire spessore alle ciglia, non se ne può fare a meno la sera, quando lo sguardo si ammanta di mistero.

Oggi le proposte offerte dal mercato, del resto, sono innumerevoli. Ne esistono di allunganti, muniti di impercettibili setole di visone capaci di rendere le ciglia lunghissime, oppure ipoallergenici, ideali per chi indossa le lenti a contatto. I waterproof, adatti a chi pratica sport, perfetti per chi è in spiaggia, irrinunciabili per le persone di una certa età o per quei trucchi il cui requisito primario sia la durata.

A base di henné, olio di ricino e cera d'api ci sono i curativi, ad effetto rinforzante. Non si contano quelli ad azione volumizzante, incurvante, quelli in cui lo scovolino è munito di vibrazione per agevolare la stesura o quelli in cui il tubetto presenta una doppia uscita: da una parte eye liner, dall'altra mascara. In pasta, colorati, per un risultato mechato o 'drama eyes' se si vira verso toni iridescenti o, al contrario, trasparenti, con il solo scopo di pettinare e fissare le ciglia, ognuno è caratterizzato da uno scovolino particolare.

Così, utilizzandone uno ovale, a pelo compatto, si guadagnerà consistenza. Stesso dicasi per l'applicatore in gomma, per eccellenza flessibile. Ciglia rade? Serve un volumizzante, a forma piramidale. Corte? Ci vengono in soccorso le setole fitte. La necessità è ridefinire? Lo scovolino tondo permette di raggiungere anche i punti più complicati, basta una semplice roteazione. Il consiglio è giocate. Entrate in profumeria, in un makeup store e divertitevi come foste alle giostre. E' impossibile che non troviate la soluzione a voi più congeniale.

La stesura del prodotto, poi, è fondamentale. Nell'applicazione partite dall’attaccatura delle ciglia, muovendo la mano a zig-zag, e aiutatevi spingendo la palpebra verso il basso. Mi raccomando, in questa operazione non trascurate la parte superiore delle ciglia. Allo stesso tempo considerate la morfologia del vostro viso.  Se la zona palpebrale è già calante non appesantite ulteriormente la rima inferiore, così come se i vostri occhi sono tondi, sporgenti o magari all'ingiù. Diversamente, occhi stretti o incavati ne risulteranno valorizzati.

Può succedere, ed è uno tra gli inconvenienti più ricorrenti, di sporcarsi. In tal caso niente paura. Un cotton fioc e il prodotto viene via. Ma state bene attente a non bagnarlo e, soprattutto, a non strofinare.

Sarebbero innumerevoli le notazioni da fare, ma conto, deliziose compagne di viaggio, sulla vostra preparazione. Vorrei invece deliziarvi con qualche chicca...

Innanzi tutto il nome, mascara, che secondo alcuni deriva dall'omonima città dell'Algeria, in cui le donne, si narra, si distinguessero per le ciglia lunghissime. Secondo altri invece l'etimologia della parola trova le sue radici nel termine maschera, a sua volta originario da masca, ossia strega.

Infine due leggende, due storie affascinanti. La prima vede protagonista Eugene Rimmel, rinomato profumiere che nella seconda metà dell'800 diede, grazie a talento e determinazione, i natali al mascara. La seconda, un tuffo nel romanticismo, racconta di un chimico, Thomas L. Williams, che nel tentativo di aiutare la sorella Maybel a recuperare il suo amore, nel 1915 ideò un artificio a base di vaselina e polvere di carbone da spalmare sulle ciglia. Un vero successo, talmente imponente da garantire non solo le nozze tanto desiderate, ma da condurre alla nascita della compagnia Maybelline, tutt'oggi leader incontrastata nel settore. Potenza del Make up... alla prossima, Viviana

Redazione www.fashionchannel.ch – Viviana Ramassotto -  Foto Roberto Marchionne