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STATI UNITIAntlers: nella mente, una voce familiare…

28.10.14 - 06:00
Il 17 giugno scorso la band ha dato alle stampe il quinto album, Familiars
Antlers: nella mente, una voce familiare…
Il 17 giugno scorso la band ha dato alle stampe il quinto album, Familiars

NEW YORK - Otto anni fa, nel momento in cui il progetto incominciò a prendere forma, a celarsi dietro lo pseudonimo The Antlers figurava soltanto lui, Silberman: ai primi due album - Uprooted (autoproduzione, 2006) e In The Attic Of The Universe (Fall Records, 2007) – e al primo ep – Cold War (autoproduzione, 2007) – lavorò da solo, mettendo a punto le registrazioni tra le mura del suo monolocale nel cuore di Brooklyin. Con il suo secondo ep – New York Hospitals (autoproduzione, 2008) – iniziò a svilupparsi l’embrione del combo: alle session presero parte Sharon Van Ettenas e Michael Lerner (batteria), colui che, nel corso delle registrazioni dell’album successivo, Hospice (Frenchkiss Records, 2009), consentì a Silberman, coinvolgendo anche Darby Cicci (tromba, basso, synth),  di trasformare il progetto in un trio.

Nel tempo seguirono l’album Bus Apart (Transgressive Records, 2011) e altri due ep, Together (Transgressive Records, 2011) e Undersea (Transgressive, 2012), fino a sagomare Familiars, un disco in cui l’archetipo lo-fi, in qualche modo, trasuda tuttora dai nove solchi, oscillando in un limbo ammaliante, in bilico, sul margine sonoro che separa, o congiunge, alt-folk e dream pop. E questo, malgrado l’essenzialità originaria degli arrangiamenti, da Hospice in poi, abbia subìto una metamorfosi, un’alterazione benigna, portando il gruppo a sperimentare anche in territori di matrice post-rock.

Peter, “Familiars” pare una sorta di auto-analisi…

"Sì, è così… Si tratta della naturale prosecuzione dei tre album precedenti… Ho messo a punto versi e strofe guardando dentro le mie paure, dentro i miei dubbi… E questa volta, forse, ancora più a fondo…"

Perché questo titolo?

"Paure e dubbi sono la voce della mente... Una voce familiare, direi…"

Quando è incominciato il processo di lavorazione del disco?

"L’embrione delle prime canzoni risale a gennaio 2013…"

Raccontami le registrazioni…

"Si sono svolte qui a Brooklyn, all’interno del nostro studio, focalizzandoci su ogni brano non appena incominciava a prendere forma…"

Quali sono le maggiori influenze musicali confluite nell’album?

"Nel suo periodo di gestazione ricordo di avere ascoltato Simon & Garfunkel, Fela Kuti, Miles Davis e John Coltrane… Direttamente o indirettamente, privi di una precisa connotazione, credo risuonino all’interno di ogni singola traccia…"

 

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