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"Il cocktail di un grande bartender non ha nulla da invidiare al piatto di un grande chef"
LUGANO - Chi l'ha detto che il momento dell'aperitivo non può essere positivo per il proprio fisico? A Londra, Parigi e Milano sono arrivati gli happy hour che sorridono al benessere, con bevande shakerate leggermente alcoliche e molto gustose. I nuovi drink sono bevande a base di acque aromatizzate, frutta fresca, spezie e poco alcool. Che si tratti di una tendenza destinata, forse, a sostituire gli aperitivi "sbagliati" lo testimonia il successo di Mixology al recente Salone del gusto di Torino dove, con lo slogan "Il cocktail di un grande bartender non ha nulla da invidiare al piatto di un grande chef" è stata presentata l’arte del bere miscelato. Un sapiente mix di ingredienti e aromi che crea un delicato equilibrio di sapori.
Ė certo che l'arte di mixare oltre a estro e capacità di innovare presuppone anche tanta conoscenza. Dalla forma del ghiaccio alla scelta del bicchiere e alla ricerca della temperatura perfetta, sono tanti i trucchi per creare un ottimo drink.
Anche il bartender è diventata una professione con le sue regole e i tanti saperi (non sono in molti a conoscere la differenza tra un long drink e uno sparkley cocktail!). Tra tante innovazioni come il "Brusche-tini", un food cocktail che abbina bruschetta e Martini, qualcuno rimpiangerà le ricette più classiche come quelle ideate dal mito dei bartender Antonio Di Franco (per quasi 50 anni barman dell'hotel La Poste di Cortina) come "lo Strappo" (in omaggio alle opere di Rotella) a base di champagne, mandarino e vodka e il più corposo "Maranello" con tequila, cointreau, vermouth dry, succo di limone e gocce di aceto balsamico. Certo il tasso alcolico della bevanda dedicata a Enzo Ferrari non scherza, ma erano altri tempi.
