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Grazie a soluzioni tecniche di ultima generazione, sono molti i piloti amatoriali ad essere in grado di pilotare aerei di linea, piccoli aerei a motore o ancora elicotteri, standosene comodamente seduti sulla poltrona di casa propria. Il simulatore di volo concepito per l’elicottero di soccorso della Rega AgustaWestland Da Vinci avrebbe però qualche difficoltà ad entrare in un salotto. In effetti con i suoi dieci metri di altezza e le sue nove tonnellate di peso, l’apparecchio è tre volte più pesante di un elicottero Da Vinci. All’interno della costruzione sferica – che poggia su piedi elettropneumatici mobili – si trova una replica fra le più realistiche del cockpit di un Da Vinci. Il campo visivo all’interno ha una larghezza di 220 gradi e un’altezza di 60 gradi.

La sensazione di essere in volo è ingannevolmente veritiera per gli equipaggi della Rega. Questi ultimi in effetti, da febbraio 2013 compiono i loro voli di formazione e di test nel simulatore, il tutto senza emissioni sonore moleste e senza utilizzare cherosene. Oltre a poter simulare tutte le condizioni meteorologiche immaginabili, il simulatore permette di ricreare situazioni d’emergenza finora impossibili da esercitare nel volo reale, a partire dall’incendio di un motore o da un guasto del rotore di coda. Questo sistema ha inoltre un ruolo chiave nella formazione dei piloti al volo strumentale (IFR). La Rega aspira infatti alla creazione di una rete di rotte IFR, che devono permettere i voli di soccorso anche in caso di condizioni di visibilità pessima. Per ottenere la sua licenza IFR, il pilota deve aver compiuto almeno 55 ore di volo di formazione, di cui la maggior parte possono essere compiute nel simulatore. Il simulatore di volo è dunque un nuovo importante tassello nell’infrastruttura della Rega e contribuisce così a concretizzare l’obiettivo dell’istituzione: portare dai pazienti un soccorso aereo medicalizzato sempre più veloce, efficiente e di punta.