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PROCESSO TAMAGNITomic, la difesa: "Aggressione e un massimo di 3 anni"

26.01.09 - 17:14
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Tomic, la difesa: "Aggressione e un massimo di 3 anni"

LOCARNO - "È senz'altro possibile escludere che i colpi inferti da parte di Marko abbiano causato le lesioni fatali a Damiano Tamagni", questa l'affermazione dell'avv. Yasar Ravi mentre si avvia a concludere la propria arringa difensiva. Un intervento che mira a spostare la responsabilità del proprio assistito sui due amici seduti alla sua destra e alla sua sinistra sul banco degli imputati. La sentenza deve essere basata su elementi certi "oltre ogni ragionevole dubbio" e proprio nel tentativo di insinuare tale dubbio che si è sviluppata l'arringa difensiva. Un dubbio che nasce, secondo quanto affermato dal legale, dalle innumerevoli contraddizioni presenti negli atti. L'intervento di Marko Tomic è avvenuto solo in seguito all'intervento di Ivan Jurkic, spiega l'avvocato. Questo fatto dimostra la mancata intenzione da parte di Marko della volontà di causare una rissa e di picchiare qualcuno, tesi confermata, secondo Ravi anche dal filmato registrato all'interno del capannone nel quale si vede Tomic divertirsi con i suoi amici pochi istanti prima dell'incidente

"Mai in Svizzera è stato ammesso un caso di dolo eventuale per omicidi o tentati omicidi effettuati a mani nude - afferma l'avv. Ravi facendo riferimento alla giurisprudenza che lo porta ad affermare che - i calci inflitti anche al capo di una persona non sono colpi che causano la morte con un significativo grado di probabilità". Considerazioni che portano l'avv. Ravi ad affermare che nel caso in questione si potrebbe solo considerare il caso di negligenza cosciente. Aggressione, lesioni semplici ed omissione di soccorso. La difesa è cosciente che per questa corte non è lavoro facile stabilire quale degli atti commessi abbia causato la morte di Damiano Tamagni.

Commisurazione della pena

"Di comune intesa con il patrocinato la difesa non intende contestare la sussistenza del legame di causalità derivata - spiega l'avv. Ravi che continua affermando che - indipendentemente da considerazioni giuridiche o tecniche Marko si sente profondamente in colpa per gli esiti dei suoi atti e si sente responsabile per la morte di Damiano, pur non avendola assolutamente mai voluta. Egli, a conclusione dell'inchiesta, ha chiesto che fosse resa giustizia ai genitori di Damiano. Quindi in via principale l'avv. di Tomic chiede il reato di aggressione con lesioni semplici e omissione di soccorso con una pena massima di 3 anni. In via subordinata, accettata dall'imputato, l'omicidio colposo con concorso in aggressione con lesioni semplici e omissione di soccorso ed una pena massima di 4 anni. Nel caso venisse confermato l'omicidio intenzionale con dolo eventuale, come da richiesta della pp, l'avvocato Ravi chiede una pena massima di 6 anni. "Non condivido quanto affermato dalla pp in merito alla mancanza di senso di colpa - ha sottolineato Ravi -  non si può aggravare la pena di 6 mesi rispetto a Ivica Grgic per quanto fatto nel periodo di carcere preventivo. Si deve considerare il fatto che Marko non ha precedenti penali. Va considerata la sua giovane età e la durezza dell'esperienza che sta vivendo e che non sussiste il rischio di recidiva. "La pena proposta dalla pp è assai eccessiva, si fonda su una errata qualifica del reato. Non è possibile imputare agli atti di Marko gli esiti fatali, chiediamo quindi che venga condannato per aver preso parte all'aggressione, per lesioni semplici e per l'omissione di soccorso".

RED

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