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STATI UNITIIl nuovo presidente: "Nulla è impossibile in America"

05.11.08 - 07:47
Keystone / Epa Tannen Maury
Il nuovo presidente: "Nulla è impossibile in America"
CHICAGO - In America "nulla è impossibile" e chi ancora non è convinto, non ha che da guardare al nuovo presidente eletto degli Stati Uniti. Barack Obama ha debuttato così a Chicago, con un discorso della vittoria impregnato di ´sogno americano´ e riferimenti alle divisioni che hanno segnato la storia degli Usa, e annunciando che il cambiamento "è arrivato".

´Yes we can´, lo slogan che per quasi due anni ha accompagnato la sua campagna elettorale, è diventato anche l´inno con cui Obama ha celebrato quella che definito, rivolto alle decine di migliaia di sostenitori, "la vostra vittoria". "Siamo e saremo gli Stati Uniti d´America - ha detto Obama, citando Abramo Lincoln per respingere l´idea di un Paese diviso - e abbiamo dimostrato al mondo intero che non siamo semplicemente una collezione di individui di tutti i tipi".

Una folla multirazziale ed entusiasta ha accolto Obama, sventolando bandiere a stelle e strisce, in un grande parco di Chicago, assediato all´esterno da un´altra folla che non è potuta entrare nello spazio da 70´000 posti preparato per l´evento. Accolto sulle note di ´Sweet Home Chicago´, Obama ha debuttato ringraziando la città che lo ha adottato dagli anni Ottanta e si è poi lanciato in un primo discorso da presidente eletto che ha ricalcato i temi della sua campagna elettorale: la necessità di portare "il cambiamento" in America, la promessa di rispondere alla speranza di chi si sente abbandonato o ai margini della società, l´avvertimento "ai nostri nemici nel mondo" che l´America è forte, unita e pronta a rispondere a qualsiasi minaccia.

L´onore delle armi è andato a John McCain e Sarah Palin, che Obama ha ringraziato e a cui ha chiesto, in una conversazione telefonica con il senatore dell´Arizona, di aiutarlo a guidare il Paese.

Il vice Joe Biden, la moglie Michelle e le due famiglie hanno raggiunto alla fine Obama sul palco e il presidente eletto ha chiuso ricordando alle figlie Sasha e Malia che si sono "meritate il cucciolo" che aveva promesso loro all´inizio di un´estenuante campagna che ha coinvolto tutta la famiglia per quasi due anni.

ATS / ANSA


Foto d'apertura: Keystone / Epa Shawn Thew

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