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ASCONASan Materno, la quinta: tra prima volta e graditi ritorni

06.09.13 - 14:01
Il Teatro alza il suo sipario dando spazio a una programmazione di "nicchia" tra teatro sperimentale, nuova musica, danza contemporanea, produzioni e molto altro
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San Materno, la quinta: tra prima volta e graditi ritorni
Il Teatro alza il suo sipario dando spazio a una programmazione di "nicchia" tra teatro sperimentale, nuova musica, danza contemporanea, produzioni e molto altro

ASCONA - Il Teatro San Materno, il 13 settembre 2013, alza il suo sipario per la quinta stagione autunno/inverno. Un traguardo importante e significativo perché il San Materno "è un teatro/studio che propone una programmazione di “nicchia” tra teatro sperimentale, nuova musica, danza contemporanea, produzioni, residenze, sorta di laboratorio permanente, luogo di ricerca e d’innovazione", sottolinea Domenico Lucchini, direttore e responsabile della programmazione.

 

La quinta stagione si apre dunque con una prima volta: Antonio Rezza - personaggio dirompente con capacità interpretative fuori dal comune – si esibirà per la prima volta in Ticino con lo spettacolo “Fratto_X”. La presenza di questo autore irriverente suggella la stretta collaborazione del Teatro San Materno con il Festival delle due Rocche di Arona, diretto da Dacia Maraini.

 

Gradito ritorno, invece, per Nina Dipla, allieva e interprete solista di Pina Bausch, che al pubblico proporrà la sua nuova creazione intitolata “Rosa”. Nella cornice del San Materno, Nina Dipla animerà per alcuni giorni un laboratorio intensivo per giovani danzatori/trici.

 

In ottobre il Teatro San Materno accoglierà uno dei momenti salienti del “Laban event 2013” che il Monte Verità dedica a uno dei suoi più illustri ospiti, Rudolf Laban. In cartellone anche Daria Deflorian - premio UBU (il riconoscimento più importante di teatro in Italia) per la migliore interpretazione – che con Antonio Tagliarini rievocherà un fait divers nello spettacolo “Reality”.

 

Finestra sul teatro sperimentale a fine ottobre, con una proposta del San Materno accolta dal Festival internazionale di teatro, che rinnova quest’anno l’appuntamento con Ascona.

 

Al San Materno il mese di novembre si declina con multimedialità. Fedele alla sua vocazione di sperimentazione, il teatro diventa luogo di intrecci in tempo reale fra musica, video e letture. Torna a grande richiesta “Dentro Jawlensky”, recente produzione della compagnia di Teatro danza di Tiziana Arnaboldi, direttrice e responsabile della ricerca coreografica al San Materno.

 

La rassegna “(ch)ontaminazioni” con uno spettacolo della cantante vallesana Laurence Revey, è in calendario nel mese di dicembre. In gennaio, dopo la pausa natalizia, riflettori accesi sulle contaminazioni della “nuova musica alpina”, con un inedito trio della scena elvetica - Zehnder, Brennan, Shilklo – che piacerà anche al pubblico germanofono.

 

Musica e canti dall’Europa (in particolare dalla Francia) con Timna Brauer. L’artista austro-israelita torna con un recital di sue composizioni in lingua francese. Uno spettacolo di flamenco, infine, per chiudere la prima parte della stagione: sul palco del San Materno una presenza che un paio di anni orsono aveva letteralmente conquistato il pubblico: il “Quadro flamenco Rafael Segura” .

 

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