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BELLINZONALa gelosia sul palco con l'Otello di Shakespeare

25.01.16 - 12:02
La tragedia sarà proposta giovedì 28 e venerdì 29 gennaio
Foto Manuel Palmieri
La gelosia sul palco con l'Otello di Shakespeare
La tragedia sarà proposta giovedì 28 e venerdì 29 gennaio

BELLINZONA - Giovedì 28 e venerdì 29 gennaio, con inizio alle ore 20.45, prosegue la rassegna “Chi è di scena" con lo spettacolo "Otello" di William Shakespeare al Teatro Sociale di Bellinzona.

Di tutte le tragedie di Shakespeare, “Otello” è la più impressionante e la più terribile. Dal momento in cui nel cuore di Otello si insedia la gelosia, il cuore e la mente dello spettatore sono stretti in una morsa.

Amore, pietà, paura, speranza e timorosa sospensione dell’animo lo attraversano. Forse non esiste argomento più eccitante della gelosia sessuale che sale all'intensità della passione: sono sentimenti che comportano un senso di vergogna e di umiliazione, e per questo spesso si tengono nascosti. Perché una gelosia come quella di Otello converte la natura umana nel caos e libera la bestia che è nell'uomo. Artefice di questa liberazione è Iago, in cui il male si dispiega sotto forma di una superiorità intellettuale.

Il regista Carlo Sciaccaluga ha voluto un’ambientazione ibrida tra il Medio Oriente antico e la prima Guerra del Golfo, con l’isola di Cipro che diventa un decadente avamposto di Occidente accerchiato da un nemico “diverso” culturalmente, che si teme ma non si conosce davvero. Sullo sfondo dell’eterno e attualissimo tema della diffidenza razziale e culturale si consuma lo scontro tra “il parto mostruoso” dell'intelligenza di Iago e la natura romantica e primitiva di Otello.

I biglietti per questo appuntamento della rassegna “Chi è di scena” del cartellone del Teatro Sociale, con il sostegno di Raiffeisen, sono ottenibili da subito presso l’Ufficio Turistico Bellinzona (tel. 091 825 48 18).

Lo spettacolo:

di William Shakespeare
con: Filippo Dini, Antonio Zavatteri, Giulia Eugeni, Roberto Serpi, Alberto Giusta, Mariella Speranza, Massimo Brizi, Cristina Pasino
traduzione e regia: Carlo Sciaccaluga
scene e costumi: Catherine Rankl
luci: Sandro Sussi
musiche originali: Andrea Nicolini
produzione: Teatro de gli Incamminati, 2015

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