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CANTONEGrandi nomi a LuganoInScena

16.06.15 - 15:28
Per la prima volta tre spettacoli saranno prodotti direttamente: si va dal "Gabbiano" di Cechov a “Attraverso lo specchio” di Marcello Chiarenza
Grandi nomi a LuganoInScena
Per la prima volta tre spettacoli saranno prodotti direttamente: si va dal "Gabbiano" di Cechov a “Attraverso lo specchio” di Marcello Chiarenza

LUGANO - Prima edizione di LuganoInScena nella sua nuova casa, il LAC. La tradizionale conferenza stampa di settembre è stata anticipata da un "assaggio", nel quale sono stati presentati gli spettacoli in abbonamento, ed è stata annunciata un'importante novità: LuganoInscena passa da teatro ospitante a teatro produttivo.

"Quest’anno la Città di Lugano non si occuperà solo di portare i migliori spettacoli dell’anno, ma anche di produrre idee, di lanciare segnali e previsioni" ha affermato il Direttore artistico Carmelo Rifici, "e lo fa con due partner di eccezione: il Piccolo Teatro di Milano e il Teatro Sociale di Bellinzona".

Le produzioni - Saranno tre le produzioni, legate dai temi del lago, dello specchio e del mistero. Il “Gabbiano” di Cechov, “Non ogni notte la Luna” con la regia di Antonio Ballerio e “Attraverso lo specchio” di Marcello Chiarenza. Prevista inoltre una collaborazione con la RSI, una rivisitazione in forma di musical della “Vita Nova” di Dante.

Spettacoli in abbonamento - "Gli spettacoli in abbonamento rispettano appieno la nostra tradizione: grandi testi, grandi nomi, ma anche grandi intuizioni", aggiunge Rifici. Gli spettacoli per la prossima stagione avranno una forte connessione con il cinema: "Non è il grande specchio della modernità che con le sue possibilità tecniche permette allo spettatore di penetrare nella sua stessa anima?"

Il programma - Saranno presenti la Compagnia Mauri-Sturno e il suo lavoro sul cinema di Giuseppe Tornatore, Giulio Scarpati sarà Marcello Mastroianni nel capolavoro di Ettore Scola (Una giornata particolare) con una strepitosa Sophia Loren, qui interpretata dalla sensibile Valeria Solarino, lo spettacolo di Alessandro Gassmann con Ottavia Piccolo, sulla condizione dei nuovi operai, diventerà presto un film. E poi Umberto Orsini e Massimo Popolizio, due mostri sacri del teatro, insieme lavoreranno sulla drammaturgia di Miller. Walter Malosti ridisegna Pirandello, il Teatro Stabile del Veneto
approderà con la sua nuova compagnia capitanata dall’attore-drammaturgo Natalino Balasso, mentre Stefano Massini, nuovo consulente artistico del Piccolo di Milano, e Paolo Rossi
riscriveranno, in chiave contemporanea ma non troppo, il teatro di Molière.

Martone in prima internazionale - "Infine un grande regalo da parte del Teatro Stabile di Torino all’apertura del LAC: il nuovo spettacolo del regista Mario Martone, vincitore di prestigiosi premi anche cinematografici, con uno straordinario Giuseppe Battiston, farà la sua prima internazionale qui a Lugano".

Solo per gli abbonati di LuganoInScena la possibilità di assistere, a prezzo ridotto, la commedia campione di incassi e di pubblico dello scorso anno, “Peperoni Difficili”, scritta magistralmente dal giovane Rosario Lisma e di assistere al capolavoro di Giorgio Strehler, “Arlecchino Servitore di due padroni”, già comparso sulle scene luganesi, ma che al LAC potrà ripresentarsi nella sua massima espressione. Al LAC, nuovo e tradizione, vivono in perfetto equilibrio.

"La stagione di LuganoInScena si aprirà finalmente nella Sala Teatro del LAC, arricchendo il cartellone con produzioni che dimostrano l’evoluzione dell’offerta teatrale di Lugano anche
quale realtà creativa". La Municipale Giovanna Masoni Brenni è orgogliosa della svolta "importante e significativa" di LuganoInScena. "Una possibilità, questa, alla quale contribuisce l’apertura del nuovo Centro Culturale, con i suoi spazi ideati appositamente per accogliere al meglio artisti e produzioni. Penso in particolare al TeatroStudio, dove le compagnie potranno provare e allestire i propri spettacoli".

Con il LAC si vogliono attirare a Lugano "nomi riconosciuti al di là dei nostri confini, valorizzando al contempo la creazione e gli attori locali, proiettandoli su un grande palcoscenico", ha concluso Masoni Brenni.

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