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L’appuntamento è per il 28 dicembre quando la Compagnia delle formiche metterà in scena la celebre favola
LUGANO - Tutta la magia de “La spada nella roccia” sta per materializzarsi sul palco del Palazzo dei Congressi. L’appuntamento è per il 28 dicembre quando la Compagnia delle formiche metterà in scena la celebre favola: «Chiaramente, per motivi di diritti d’autore, non è lo spettacolo della Disney – puntualizza il regista Andrea Cecchi – la storia certo è quella ma scritta interamente da noi. Quindi Semola non si chiamerà Semola ma Re Artù; poi, oltre ai personaggi che già conosciamo, ce ne saranno alcuni in più. Tutto lo spettacolo è inedito, ogni aspetto è stato curato da noi».
Come mai avete scelto proprio questa storia?
"Sono dieci anni che facciamo spettacoli per la famiglia e dopo Cenerentola ci siamo accorti che La spada nella roccia è uno dei dvd della Disney più venduti. È una storia che piace: sia ai bambini di oggi sia a quelli di ieri".
È una favola che ha ancora molto da dire?
"Ha un messaggio molto forte. La storia parla di un giovane Artù che potrà salire sul trono d’Inghilterra solo estraendo una spada. Per riuscirci deve diventare un grande uomo. Cosa che comporta l’acquisizione di tre fondamentali virtù. La prima consiste nel saper vincere le proprie paure e la conquisterà nella prima parte dello spettacolo; poi arriva l’amore: tema di tutta la seconda parte e infine c’è il perdono, la capacità di perdonare. Tre valori di cui anche oggi c’è un gran bisogno...!"
Dalla scuola di cinema al musical, come sei arrivato a questo genere di spettacolo?
"Per gioco, dieci anni fa abbiamo creato la compagnia portando in scena uno spettacolo amatoriale che però è piaciuto. Di collaborazione in collaborazione la compagnia è cresciuta richiamando persone di una certa esperienza che collaborano con cantanti di fama internazionale".
Il nome suona già fiabesco: Compagnia delle formiche…
"È legato a una canzone presente nel primo musical che abbiamo fatto: Aggiungi un posto a tavola. La canzone porta il titolo di “Una formica è solo una formica”, insegna il lavoro di gruppo e che sì: le formiche sono piccole ma quando si mettono insieme spostano anche le montagne…!"
