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Nuova vita per un progetto pensato per il Mali: presentazione mercoledì 22 febbraio al Ponte della Torretta
BELLINZONA - Una nuova vita bellinzonese per un progetto nato in Mali. L'idea è venuta a Claire Fischer Torricelli, candidata al Consiglio comunale della Nuova Bellinzona, che mercoledì 22 febbraio dalle 18.30 alle 21 la illustrerà al pubblico presso la golena di Bellinzona, all'altezza del Ponte della Torretta (dietro la Biblioteca Cantonale).
Foroba Yelen è un lampione mobile creato dall'architetto Matteo Ferroni per i villaggi del Paese africano, in armonia con i costumi e l'economia della società rurale africana. Dietro questa realizzazione, a priori molto semplice, c’è un’idea innovativa che unisce responsabilizzazione, gestione comunitaria e creazione di uno spazio collettivo. Nel Mali, l’illuminazione di queste lampade permette alla popolazione, in particolare alle donne, di sviluppare attività generatrici di reddito nelle ore serali e notturne, o di accompagnare i bambini nei loro compiti scolastici. «Da noi l’idea potrebbe portare alla creazione di un nuovo spazio notturno per i giovani e gli adolescenti, ma in principio per tutti, al fine di far nascere attività culturali e di svago».
L’architetto Matteo Ferroni, diplomato dall’Accademia di Archittetura, ha ideato un progetto di luce mobile dopo una lunga permanenza nella comunità rurale di Cinzana nel centro del Mali, nei dintorni dell’antica città di Segou. Grazie ad una progettazione che considera i materiali disponibili sul posto o nei mercati vicini, il progetto Foroba Yelen ha incontrato un grande successo nei villaggi sprovvisti di elettricità in questa zona del Sahel: dal 2010 più di cento lampade LED ad energia solare sono state fabbricate in atelier artigianali locali e distribuite alle Associazioni femminili di 15 villaggi che si occupano dalla manutenzione e della gestione delle luci.
«Dietro Foroba Yelen, c’è un’idea innovativa che unisce responsabilizzazione, gestione comunitaria e creazione di uno spazio pubblico. Realizzare queste lampade si è rivelato un prezioso strumento per il lavoro collettivo e l'educazione». L'idea è già stata esportata: nel 2014 e nel 2015 due lampioni mobili sono stati chiesti da un'Associazione di quartiere (Raval) della città vecchia di Barcellona per illuminare un lotto autogestito sprovvisto di fornitura elettrica. Nel quartiere di Barcellona come nei villaggi africani, il lampioncino mobile ha introdotto il diritto all'uso della propria energia e ha favorito l'aggregazione della comunità.
All'evento del 22 febbraio parteciperà Matteo Ferroni, che presenterà il progetto. Poi, dopo video e musica, minestra offerta a tutti.
