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NOVAZZANOSassofoni e Jazz con Maurizio Volpe

07.07.12 - 07:01
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Sassofoni e Jazz con Maurizio Volpe

NOVAZZANO - Sassofoni e jazz, questa sera, sabato 7 luglio 2012, presso il Bar Splendido Live Room di Novazzano con Maurizio Volpe e il Green Project Jazz.

L'artista - Maurizio Volpe nasce il 23 dicembre 1960 a Varese. All'età di 13 anni comincia a frequentare la musica classica con lo studio del pianoforte che trascina per qualche anno, quando, all'età di 19 anni avviene la folgorazione per i sassofoni ed il jazz.

Il suo primo maestro privato è Charlie Yelverton, ai tempi valente colored cestista in forza alla Pallacanestro Varese, con il quale costruisce un legame misto di amicizia e di interesse per la musica. La bravura, la preparazione e gli appassionati insegnamenti di Charlie gli permettono di acquisire una voce sassofonistica calda e convincente.

Da lì a poco tempo si trasferisce a Milano, dove si diploma in sassofono al Piccolo Conservatorio Nuova Milano Musica, bruciando le tappe sotto le attente cure del Maestro Paolo Tomelleri che lo erudisce e completa tecnicamente. Durante quegli anni nascono varie collaborazioni, tra tutte, da citare quella con il Distretto 51, popolare formazione varesina amante della musica di Bruce Springsteen e del rock-soul in generale.
In breve tempo Maurizio finisce per raffinare i suoi studi di sax, teoria, armonia e composizione, diplomandosi in Conservatorio ad Alessandria e lavorando a fianco di artisti del calibro di Paolo Favini, Gianni Joe (Giò) Rossi, Gilberto Tarocco, Francesco Manzoni, Marco Conti e Tito Mangialajo, solo per citarne alcuni, mentre Siena, Perugia e Pistoia lo vedono in prima linea nei seminari estivi, dove il contatto con gli insegnanti della Berklee School (Hal Crook, Terence Blanchard, Herbie Hancock, Bobby Watson) ne arricchisce ulteriormente il bagaglio tecnico.

In quegli anni, insegna sia a Varese che a Milano, guida i "Jazz Frontiers" (quintetto swing e blues dell'alto milanese) e si cimenta come primo sax nella Oberdan Street Big Band. Poi, improvvisamente, gravosi impegni familiari lo assorbono sempre più fino allo stop, triste ma necessario.

Ma il jazz è sempre lì, pronto a richiamarlo, la passione è tanta e malgrado passino gli anni, la ruggine viene tolta in un battibaleno un paio di anni orsono quando, imbraccia nuovamente il suo amato sax tenore, accorgendosi che il mondo è cambiato, ma... la musica no!

Ed eccolo di nuovo, lo swing e le bossa nova ribollono nella pelle, pochi mesi di studio massacrante e via, di nuovo a veleggiare sulle note jazzistiche tanto care e di nuovo a comporre brani e rintracciare figure capaci di partecipare alla costruzione di buone formazioni.
 

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