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CANTONEMake Plain: per uno “Shakin' Christmas” al Living Room

23.12.16 - 06:00
Andrea Zinzi e Luca Imperiali - coloro che condividono il duo - si esibiranno lunedì 26 dicembre, nell'ambito della serata Shakin' Christmas", tra le mura del Living Room Club di Lugano
Make Plain: per uno “Shakin' Christmas” al Living Room
Andrea Zinzi e Luca Imperiali - coloro che condividono il duo - si esibiranno lunedì 26 dicembre, nell'ambito della serata Shakin' Christmas", tra le mura del Living Room Club di Lugano

LUGANO - I due giovani musicisti di Mendrisio tornano così a calcare il palco del club luganese, momento in cui si prodigheranno nei brani che completano il loro nuovo album, il secondo al loro attivo, dal titolo “Side Street”, dato alle stampe la scorsa primavera.

Un disco, questo, da cui traspare una nuova direzione sonora, una direzione più elettrica, rispetto ai territori alt-folk oriented battuti nella prima produzione, “Make It Plain”, uscita nel 2014: «C’è una sostanziale differenza nel processo di lavorazione dei nostri due album - ci aveva spiegato Andrea presentandoci il nuovo album - Il primo, “Make It Plain” (2014), è stato interamente arrangiato e suonato da me e Luke, mentre “Side Street” si può dire che è stato concepito ad Arzo nella nostra sala prove, ma la nascita è avvenuta tra le mura del Jdm studio di Giornico, lavorando a stretto contatto con la Gos Band - Jonas Macullo (chitarra elettrica), Daniel Bagutti (batteria) e Julian Cambarau (chitarra, basso) - : un cambiamento piuttosto radicale - se pensiamo alla filosofia del “rendere semplice” - che ci ha fatto però maturare in ogni aspetto. C'è stato uno scambio di idee, di pareri e di gusti musicali che ci ha consentito di capire quanto, nella musica, la condivisione sia fondamentale. Credo siano questi i motivi per cui le sonorità sono cambiate, nella maniera più spontanea possibile».

Per quanto riguarda le maggiori influenze confluite all'interno dei solchi i Make Plain questa volta le collocano in «Langhorn Slim e The Tallest Man On Earth, così come nei Lumineers e Mumford and Sons», mentre i testi, nel contempo, «raccontano tuttora esperienze personali: si parla di emozioni, di dolori, di amore verso le persone, verso le cose, ma anche verso la musica».

 

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