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ASCONACon l’OSI e il flautista Maurice Steger si chiude in bellezza

12.10.15 - 13:12
Settimane Musicali: ultimo appuntamento per venerdì 16 ottobre nella Chiesa del Collegio Papio
Con l’OSI e il flautista Maurice Steger si chiude in bellezza
Settimane Musicali: ultimo appuntamento per venerdì 16 ottobre nella Chiesa del Collegio Papio

ASCONA - L’Orchestra della Svizzera italiana, diretta dal maestro Pablo González, chiude le 70. Settimane Musicali, venerdì 16 ottobre 20.30 nella Chiesa del Collegio Papio di Ascona. Solista d’eccezione Maurice Steger, star mondiale del flauto e Artist in residence alle Settimane 2015.

Sarà ancora una volta l'Orchestra della Svizzera italiana a chiudere in bellezza le Settimane Musicali di Ascona. L’Osi sarà per l’occasione diretta dal direttore spagnolo Pablo González. Classe 1975, vincitore di due importanti riconoscimenti per i virtuosi della bacchetta (il Premio Donatela Flick nel 2000 e il Cadaqués Orchestra International Conducting Competition nel 2006), González è stato fra l’altro Direttore assistente alla London Symphony ed è l’attuale direttore musicale della Orquestra
Simfònica de Barcelona i Nacional de Catalunya.

Autentica star della serata è il flautista svizzero (nato a Winterthur nel 1971) Maurice Steger, artist in residence delle Settimane Musicali 2015, acclamato dal pubblico con una standing ovation nel concerto “Suoni di Venezia” dello scorso 1. ottobre. Premio ECHO Klassik 2015, Steger è probabilmente il più grande interprete del flauto dolce oggi in circolazione e una delle figure di punta della musica barocca, campo in cui vanta collaborazioni con tutti i più celebrati complessi.

Particolarmente originale il programma che alterna capolavori della prima metà del Settecento di Antonio Vivaldi (il Concerto in do maggiore per per flautino, archi e basso continuo) e di Georg Philippe Telemann (la Suite per flauto a becco, archi e continuo in la minore) a celebri pagine di Maurice Ravel (Le tombeau de Couperin, Suite per orchestra) e di Igor Stravinsky (Pulcinella, Suite per orchestra su musiche di Pergolesi). Quest’ultimi sono infatti caratterizzati dal loro forte legame con la musica del passato: Le tombeau de Couperin, la cui versione originale è per pianoforte (1914-1917), è un ritorno alla suite barocca e all’antica tradizione cembalistica francese, mentre nel Pulcinella il compositore russo rivive a proprio modo pagine di Pergolesi, il compositore italiano scomparso a Napoli nel 1736 a soli 26 anni. Una visione del passato, quella di Stravinsky, del tutto personale e che risale al 1919, anno in cui compone questa sua prima opera in stile “neoclassico”.

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