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Antonio Poli in concerto. La potenza di un giovane tenore che incanta con la sua voce e la sua interpretazione
BELLINZONA - Secondo appuntamento con il Festival Natalizio organizzato da Le Ali di Beatrice. Questa sera l'associazione culturale bellinzonese porterà nella chiesa Collegiata il tenore Antonio Poli, unica tappa svizzera del suo tour. Perché non perderselo? L'abbiamo chiesto alla coordinatrice dell'evento Maria Chiara Camponeschi, Soprano lirico professionista nonché insegnante di canto. "Antonio ha una di quelle voci che capitano molto raramente. Forse fuori dall'ambiente operistico non è ancora molto noto, ma all'età di 28 anni è già un grandissimo esponente del Belcanto. Solo nell'ultimo anno ha cantato alla Scala, al Covent Garden, all' Opera di Roma, al Petruzzelli di Bari, a Chicago, Tokio, Parigi , Salisburgo, giusto per citarne alcuni. Chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo sa che quando canta dà delle sensazioni uniche".
È un concerto a portata di qualsiasi orecchio?
"Certo. Soprattutto quello di questa sera perché oltre ad alcune fra le più belle e conosciute arie ci saranno anche canzoni popolari e brani natalizi che provengono da tutto il mondo e spaziano da brani tradizionali a canzoni contemporanee".
Quale la forza della lirica?
"Oggi possiamo pensare che l'Opera sia qualcosa di fortemente intellettuale. In realtà l'Opera era la musica "pop" dell'epoca in cui è stata scritta e le arie principali erano cantate dalle persone comuni. Io canto da quando avevo 4 anni e le prime arie d'opera che ho sentito le cantava mio padre, che non ha fatto particolari studi e viene da una famiglia di operai e contadini. Le storie raccontate nelle opere liriche sono storie di forti passioni e sentimenti, di grande impatto popolare e spesso parlano di grandi amori, magari tragici e non corrisposti, di gelosie e tradimenti spesso di persone povere o emarginate dalla società. In ultima analisi è l'espressione di sentimenti popolari".
