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Chiusi nel bunker la paura fa novanta “10 Cloverfield Lane” è un horror psicologico che negli Usa ha sconvolto critica e pubblico
LUGANO - Come vi sentireste se vi trovaste bloccati/e in un bunker con due sconosciuti che sostengono che è impossibile uscirne perché fuori in corso un misterioso attacco? Probabilmente, tesi/e e un filino spaventati/e come la protagonista del film di questa settimana “10 Cloverfield Lane” proiettato in diverse sale del Ticino.
Prodotto da J.J. Abrams è in qualche modo il seguito spirituale del mostruoso-catastrofico “Cloverfield”, successo quasi virale (e girato praticamente solo in soggettiva) uscito nel 2008. “10 Cloverfield Lane” è quasi un film indipendente, cast ristretto (praticamente solo tre attori, Mary Elizabeth Winstead, John Goodman e John Gallager Jr. , di cui solo uno noto) e lancio in sordina senza troppi fronzoli e lazzi.
Ai critici è piaciuto moltissimo e lo hanno definito «una delle grandi sorprese del 2016». Fa abbastanza paura (soprattutto psicologica) ed è consigliato soprattutto a chi ama brividi (cerebrali) e suspense.
