Contro la decisione il premier Cameron, esponenti della comunità musulmana e anche noti atei
LONDRA - Dilaga la protesta in Gran Bretagna contro l'oscuramento nei cinema di uno spot natalizio - sponsorizzato dalla Chiesa d'Inghilterra e autorizzato dalle autorità pubbliche di controllo - in cui veniva recitato o cantato il Padre Nostro e che avrebbe dovuto precedere la proiezione del nuovo episodio di 'Guerre Stellari'.
Nella bufera è l'azienda che controlla la pubblicità in tre delle maggiori catene di sale del regno, la quale ha deciso lo stop per non urtare una supposta sensibilità di fedeli non cristiani e atei.
A guidare la levata di scudi - al fianco della gerarchia anglicana - è il primo ministro David Cameron, che ha definito "ridicola" la decisione, come riporta oggi il Daily Telegraph.
Ancora più duro il sindaco di Londra, Boris Johnson, che ha twittato: "È oltraggioso. Questa preghiera ha 2000 anni di storia e permea la nostra intera cultura". Anche fuori dalle file del Partito conservatore non mancano le critiche: persino l'attore e icastico attivista anti-religioso Stephen Fry ha denunciato l'oscuramento come "bizzarro e fuori bersaglio", mentre esponenti della folta comunità musulmana britannica hanno precisato di non sentirsi per nulla feriti dalla recita del Padre Nostro.
Sarah Wollaston, deputata atea dichiarata, ha sottolineato a sua volta di non vedere alcuna offesa in un spot prodotto dalla Chiesa e ha concluso: "Non dovremmo rinnegare le nostre profonde radici culturali nella cristianità".