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REGNO UNITOAngela Lansbury fa 90 anni, ecco i suoi "mille" ruoli

16.10.15 - 12:57
Non solo "La Signora in giallo" nel curriculum della nota attrice
Angela Lansbury fa 90 anni, ecco i suoi "mille" ruoli
Non solo "La Signora in giallo" nel curriculum della nota attrice

LONDRA - I più non possono non aver visto almeno una volta le sue dita scorrere leggere sulla macchina da scrivere di autrice di bestseller e infallibile detective nella sigla de La Signora in giallo. E non possono non averla seguita almeno una volta, armata dei suoi indimenticabili tailleur e delle sue borsette, nel risolvere uno dei misteriosi omicidi che le capitano insistentemente tra i piedi sia che si trovi a New York sia nella sua tranquillissima Cabot Cove nel Maine. Ma ridurre Angela Lansbury e la sua lunghissima carriera - oggi compie 90 anni ed è sul set da quando non ne aveva ancora 18 - alla sua seppur magistrale interpretazione della signora Fletcher sarebbe veramente ingiusto.

Angela Lansbury è stata la temibile domestica che in Angoscia tormenta Ingrid Bergman, è stata la sorella maggiore della giovanissima Liz Taylor in Gran Premio, è la spietata protagonista del thriller Và e uccidi, è stata addirittura una seduttrice in Sansone e Dalila, è stata la deliziosa apprendista strega alle prese con tre bambini e con i soldati tedeschi in Pomi d'ottone e manici di scopa e al fianco di Peter Ustinov in Assassinio sul Nilo e Miss Marple in Assassino allo specchio. Ma ha recitato sul set anche con Spencer Tracy, Katherine Hepburn, Vincente Minnelli e Frank Sinatra. Quasi impossibile insomma riassumere in poche righe la carriera di questa attrice anglosassone che sbarcata negli States è divenuta un'icona del cinema, del teatro e della tv. Settant'anni di carriera, dal cinema al piccolo schermo, ma dominato soprattutto dal teatro. "Non c'è palcoscenico a New York dove non abbia recitato", si dice di lei nella Grande Mela, che l'ha adottata come una figlia riconoscendo le sue qualità e in questi giorni ne celebra la formidabile carriera. Quasi le viene 'perdonatò il successo mondiale avuto con la serie tv Murder, she wrote-La Signora in giallo, che continua ad appassionare sempre nuove schiere di fan. Nemmeno a Londra, ovviamente, si sono però dimenticati della Lansbury, insignita l'anno scorso da Elisabetta II del titolo di Dama della Regina, e in questi giorni non mancano gli spettacoli a lei dedicati, come "Looking for Lansbury", biografia in tre atti in scena al St.James Theatre. Tra interviste, inviti in tv, dediche e celebrazioni, l'attrice si sta sottoponendo a un tour de force che solo la sua tempra britannica e l'invidiabile freschezza mentale le consentono di affrontare. Fuggita dall'Inghilterra durante la guerra, Angela a 17 anni si dedicava già al musical e a 19 era già sotto contratto con la Mgm a Hollywood. Non era un volto da copertina - spesso le venivano affidati ruoli di donna matura - ma con talento, coraggio e tenacia si costruì una carriera invidiabile al fianco dei migliori registi e attori del momento, e con la sua intelligenza, quando il cinema la riteneva non più congeniale, trovò il filone giusto nella tv, consacrandosi a livello mondiale. Sterminato l'elenco dei premi e dei riconoscimenti, dall'Oscar alla carriera assegnatole l'anno scorso dopo tre nomination, la prima addirittura per il suo primo film a soli 18 anni, Angoscia di George Cukor, ai sei Golden globe, alle due stelle sulla Hollywood Walk of Fame. Sopravvissuta anche alla sua morte, la voce diffusa nel marzo scorso si dimostrò falsa, Angela Lansbury affronta con la consueta grazia questo soprassalto di notorietà, oltremodo meritato. Eclettica e aperta al nuovo nella vita professionale, nel privato l'attrice non si è adeguata all'andazzo di Hollywood e dopo un primo matrimonio finito presto e in maniera sorprendente (il marito rivelò di essere omosessuale) si legò nel 1949 con l'attore e produttore Peter Shaw, morto nel 2003. "Solo il teatro, pian piano, mi aiutò a superare il trauma", ha ricordato anni fa la Lansbury. Il palcoscenico dunque come terapia ed elisir di lunga vita, il gioco dei ruoli come filo di Arianna di un'esistenza, la passione del recitare come ragione di essere.

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