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Magic Mike torna sul palco con i suoi compagni per regalare ancora una volta un'esplosione ormonale
LUGANO - Esagerato, iperbolico, extra-extra large. Il seguito di "Magic Mike" (da oggi in tutte le sale ticinesi) sposta il focus dal desiderio di riscatto dell'ipertrofico spogliarellista/operaio, ai suoi muscoli e a quelli di tutto il suo gruppo di amici. Offerti, ancora una volta, con una massiccia dose di sensualità.
Orfano del prezioso Matthew McConaughey, il sequel ripropone sul palco il resto dello staff del club Xquisite in gran spolvero: Channing Tatum, Matt Bomer, Joe Manganiello, Kevin Nash e Adam Rodriguez tornano in splendida forma, anzi, in formato XXL, per un'ultima, memorabile, esibizione.
Ed extralarge è anche l'esplosione ormonale che scatena la pellicola, in cui si fa sfoggio di pettorali e addominali da palestra, oltre che di natiche sode in bella mostra. I 5 sinuosi spogliarellisti diventano la cifra di questo film che, come accade in molti "parte seconda" del cinema americano, pare volersi prendere un po' in giro.
Il risultato è molto divertente e allo stesso tempo riuscito, con un crescendo molto lento, un gioco erotico in cui il momento clou, lo strip, all'inizio viene solo accarezzato, ma mai raggiunto.
La chiave che apre il "cassetto dei desideri" ce l'hanno Jada Pinkett Smith e Andie MacDowell, le due femme fatale del film. Con il loro ingresso il regista Gregory Jacobs (assistente storico di Soderbergh) si prepara gradualmente per i fuochi d'artificio del gran finale. La tensione si scioglie così in un circo di corpi nudi, luci stroboscopiche e dollari che cadono dal cielo. Happy ending, in puro stile Hollywood.
