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L'attore smentisce le voci secondo cui la moglie Amelie Warner gli abbia chiesto esplicitamente di ritirarsi per il sequel del film
LOS ANGELES - Jamie Dornan non utilizza mezzi termini per smentire le voci secondo cui la moglie, Amelie Warner, per tutelare l'immagine della loro famiglia, gli abbia chiesto esplicitamente di rinunciare al sequel di 'Cinquanta Sfumature di Grigio'.
"Str****te madornali!" - ha risposto l'attore alla domanda del giornalista. In un estratto dell'intervista rilasciata al tabloid britannico 'Daily Mail', ha spiegato: "L'idea è sempre stata quella di onorare la trilogia e fare tre film".
Jamie ha inoltre aggiunto come Amelie, prima delle riprese, abbia letto l'intera sceneggiatura dando il suo completo appoggio per il ruolo del marito che, nel film erotico, tratto dal best-seller di E.L James, veste i panni dell'affascinante e misterioso Christian Grey.
"Ovviamente [Amelie] - spiega - ha letto tutti i copioni con largo anticipo. È sempre stata di estremo supporto per Cinquanta Sfumature".
Jamie inoltre rimanda al mittente l'accusa di 'scarsa chimica' con la co-star Dakota Johnson, nel film Anastasia Steel.
"Non avremmo sicuramente girato il film se ci fosse stato tra di noi un problema di chimica - sottolinea - qualunque cosa intendiate per 'chimica'. Devi superare tante prove prima di ottenere una parte del genere. Se così fosse, non ci avrebbero arruolato nel cast".
