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SOLETTAAl via la 50esima edizione delle Giornate cinematografiche

22.01.15 - 13:35
La rassegna sarà aperta stasera dal consigliere federale Alain Berset
Al via la 50esima edizione delle Giornate cinematografiche
La rassegna sarà aperta stasera dal consigliere federale Alain Berset

SOLETTA - Cominciano oggi le Giornate cinematografiche di Soletta, il festival più importante per il cinema svizzero. La 50esima edizione sarà aperta stasera dal consigliere federale Alain Berset. Per una settimana la cittadina sull'Aare diventa la capitale del settore: è prevista la proiezione di numerosi lungometraggi, cortometraggi e documentari, ma non mancheranno anche dibattiti e altri eventi.

Fra i numerosi ospiti sono attesi anche cineasti che hanno marcato la prima edizione, quella del 1966. I film in concorso si batteranno per vari riconoscimenti: i più importanti sono il premio ufficiale della manifestazione (Prix de Soleure), dotato di 60'000 franchi, e per il premio del pubblico (Prix du Public), che permette di staccare un assegno di 20'000 franchi.

A Soletta si discuterà peraltro anche di argomenti di stretta attualità che coinvolgono realtà al di fuori dei confini nazionale. In ricordo delle vittime della strage di "Charlie Hebdo" verrà infatti proiettato il documentario "Caricaturistes - Fantassins de la démocratie" (Caricaturisti: soldati della democrazia) della regista francese Stéphanie Valloatto.

La direttrice deplora il voto del 9 febbraio - La direttrice delle Giornate cinematografiche di Soletta Seraina Rohrer si dice "inquieta" per il futuro del cinema svizzero dopo la votazione del 9 febbraio 2014 sull'immigrazione di massa. L'applicazione del testo costituzionale comporta gravi conseguenze", ha dichiarato Rohrer nel discorso d'apertura della 50esima edizione del festival, che si è aperto stasera alla presenza del consigliere federale Alain Berset.

"I film svizzeri non sono più considerati come europei", si è rammaricata Rohrer, stando al testo scritto. L'Ue ha infatti sospeso il programma di cooperazione Media, che favoriva in particolare l'accesso della produzione elvetica nei festival europei. "Le misure compensatorie della Confederazione non cambieranno nulla al riguardo", ha deplorato la direttrice.

Rohrer si è detta comunque soddisfatta che Berna riconosca l'importanza del cinema, accordando al settore mezzi supplementari. Guardando al passato e al giubileo del mezzo secolo, ha poi ricordato che le Giornate di Soletta sono nate in un'epoca in cui il cinema elvetico si staccava dal modello del film patriottico, puntando a mostrare e interrogare la realtà del paese.

Da parte sua il ministro della cultura Berset ha parlato del cinema come di un "media di riferimento nella nostra democrazia diretta". "Dobbiamo sapere come vivono gli altri per prendere le giuste decisioni". Quanto successo nelle sale di Soletta dal 1966 ha marcato la Svizzera, rendendo "visibili realtà invisibili".

La serata di apertura prosegue con la proiezione del film "Unter der Haut", della regista Claudia Lorenz.

Le Giornate cinematografiche di Soletta sono il festival più importante per il cinema svizzero. Per una settimana la cittadina sull'Aare diventa la capitale del settore: è prevista la proiezione di numerosi lungometraggi, cortometraggi e documentari, ma non mancheranno anche dibattiti e altri eventi.

Fra i numerosi ospiti sono attesi anche cineasti che hanno marcato la prima edizione del 1966. I film in concorso si batteranno per vari riconoscimenti: i più importanti sono il premio ufficiale della manifestazione (Prix de Soleure), dotato di 60'000 franchi, e per il premio del pubblico (Prix du Public), che permette di staccare un assegno di 20'000 franchi.

A Soletta si discuterà peraltro anche di argomenti di stretta attualità che coinvolgono realtà al di fuori dei confini nazionali. In ricordo delle vittime della strage di "Charlie Hebdo" verrà infatti proiettato il documentario "Caricaturistes - Fantassins de la démocratie" (Caricaturisti: soldati della democrazia) della regista francese Stéphanie Valloatto.

Ats

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