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CINEMAL'accusa di Ben Affleck: "Basta trasformare i criminali in celebrità"

04.01.15 - 16:00
L'attore non si spiega perché la società americana abbia trasformato alcuni criminali in star
Bang ShowBiz
L'accusa di Ben Affleck: "Basta trasformare i criminali in celebrità"
L'attore non si spiega perché la società americana abbia trasformato alcuni criminali in star

LOS ANGELES - Ben Affleck non si capacita del fatto che la società americana tratti alcuni criminali come se fossero delle celebrità, la cui notorietà nel tempo sembra quasi aver raggiunto quella dei divi di Hollywood.

Sulle pagine dell'ultimo numero del magazine 'Loaded', di cui occupa la copertina, l'attore spiega: "Dunque, io non sono mai stato accusato di omicidio, che credo sia una delle poche cose che non mi siano ancora state addossate! Ci sono persone lì fuori che commettono dei reati e sperano che ciò possa trasformarli in delle celebrità perché è questo il modo in cui noi trattiamo i criminali. Credo che i media dedichino fin troppe attenzioni su di loro. In America tutti potrebbero facilmente fare una lista di famosi serial-killer ed è incredibile la morbosità con cui ci si interessi alle loro vite. Fin dai tempi di John Dilinger e Al Capone."

Dalla sua esperienza di star di Hollywood, Ben pensa che molti criminali siano diventati famosi per il clamore suscitato dalle loro azioni ma ritiene sia moralmente scorretto da parte dei media raccontare la notizia in modo sensazionale, rischiando così di fare il gioco di persone che farebbero di tutto pur di ottenere la notorietà.

L'attore, tornato sul grande schermo con il thriller 'L'amore Bugiardo - Gone Girl', insiste: "Non so perché vogliamo che soggetti come Jesse James diventino degli eroi. Questa è gente che ha ammazzato altra gente ma noi continuiamo a parlarne. Vediamo questi fatti continuamente alla televisione. Ormai sono entrati a far parte delle cronache scandalistiche di tutti i giorni".

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