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THE INTERVIEWVincono gli hacker coreani, Sony ritira il film-satira

18.12.14 - 21:10
Cancellata non solo la data di uscita di Natale, ma anche ogni progetto in tv on demand o con l'home video
Vincono gli hacker coreani, Sony ritira il film-satira
Cancellata non solo la data di uscita di Natale, ma anche ogni progetto in tv on demand o con l'home video

NEW YORK - Sony cancella l'uscita del film-satira sulla Corea del Nord 'The Interview' dopo le minacce di attentati terroristici "in stile 11 settembre" per i cinema che lo proietteranno. Minacce arrivate dal gruppo di hacker 'Guardiani della Pace' che, secondo l'Fbi, è legato a doppio filo a Pyongyang.

Cancellata non solo la data di uscita di Natale, ma anche ogni progetto in tv on demand o con l'home video. Ma la polemica infuria. Hollywood insorge contro Sony per la cancellazione che, accusano le star, regala una "vittoria totale agli hacker". E in campo scende anche il presidente americano Barack Obama che assicura: "Il cyberattacco è molto serio, stiamo indagando. Se vedremo qualcosa allerteremo il pubblico. Ma la mia raccomandazione è: andate al cinema".

Le autorità americane stanno in effetti indagando sull'origine del cyberattacco a Sony, che la Casa Bianca ha definito "un tema di sicurezza nazionale". "Siamo a favore della libertà di espressione", ha sottolineato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, precisando che il National Security Council sta "valutando" una risposta "adeguata".

L'Fbi intanto punta il dito senza ombra di dubbio contro la Corea del Nord. 'The Interview' ironizza sul regime nordcoreano e sul suo leader Kim Jong-Un e vede James Franco e Seth Roger nei ruoli di un conduttore televisivo e del suo produttore che, su mandato della Cia, tentano di mettere a punto un piano per eliminare il dittatore.

La pellicola ha fatto infuriare Pyongyang, sospettata dei cyberattacchi contro Sony già a novembre, che si sono tradotti nella pubblicazione di migliaia di mail private. Il regime nordcoreano negò allora qualunque coinvolgimento, sostenendo tuttavia che gli attacchi erano un atto giusto. Pyongyang - secondo il disertore nordcoreano Jang Se-yul - avrebbe un 'esercito' di 1800 cyber-guerrieri nel mondo: è il 'Bureau 121', incaricato di condurre attacchi informatici Oltreoceano e contro gli Stati nemici.

Le critiche più dure contro la decisione della Sony di cancellare l'uscita del film sono arrivate da Hollywood. Il produttore Aaron Sorkin ha usato parole durissime: "Gli Stati Uniti hanno ceduto a un attacco senza precedenti al principio fondamentale della libertà di parola da parte di un gruppo di terroristi nordcoreani che ha minacciato chi vuole andare al cinema per fermare l'uscita del film". "È scandaloso che non venga proiettato 'The Interview'. Cancelleranno ogni film che riceva minacce anonime", ha incalzato Judd Apatow, amico dell'attore protagonista Seth Pogen. "Cediamo tutti. Gli hacker vincono. Una vittoria totale per loro", è il lamento di Rob Lowe. Mentre per Steve Carrell "è un giorno triste per l'espressione creativa".

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