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LOCARNOUltimi appuntamenti musicali al Teatro Paravento

07.08.07 - 16:38
Marcel Lüscher's Yum Yum Yum, Oneoeight (108), I Skarbonari e The Pussywarmers: sono loro che animeranno il Teatro Paravento durante queste ultime serate del Festival.
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Ultimi appuntamenti musicali al Teatro Paravento
Marcel Lüscher's Yum Yum Yum, Oneoeight (108), I Skarbonari e The Pussywarmers: sono loro che animeranno il Teatro Paravento durante queste ultime serate del Festival.

LOCARNO - Continuano durante tutta questa settimana le serate in festa al Teatro Paravento di Locarno, ma l'ultima opportunità di assistere ad uno spettacolo della manifestazione 'Festival di Teatro' è sabato 11 agosto.


I prossimi appuntamenti

Mercoledì 8 e giovedì 9 agosto, alle ore 21.30, si potrà assistere allo spettacolo di Marcel Lüscher's Yum Yum Yum. Con Marcel Lüscher (sassofono e clarinetto), vi saranno Thomas Lüscher (piano), Luca Misera (contrabbasso) e Ben Bürgin (batteria).

Quattro musicisti con tante sfaccettature. Onesti da sbalordire, schietti. Senza patina. A volte affascinanti, a volte irrespettuosi, barcollano attraverso il paesaggio musicale. Con una grandissima coesione musicale e facendo l’occhiolino al pubblico, i simpatici caotici sono sempre in grado di procurarci delle sorprese. L’importante è il gruppo, il collettivo, il sound particolare dell’ensemble, le profonde emozioni vissute. Il loro suono è sempre fresco, sovrano e non scotto. Sanno come dare tanta vita alla musica, sanno come dare il ticchettio ad un orologio.


Mercoledì 8 e venerdì 10 agosto, a partire dalle ore 23.30, nella sala teatro vi saranno invece i Oneoeight (108).

Misha 'L Chat' e Giona 'Z Whale' presentano uno show di proiezione d'immagini su musica che comprende gli stili chillout, electronic grooves, house e trance. Uno show DJ e VJ, un ricco Collage di sequenze, scene, pezzi di Spot, Videoclip, Video Art e tanto tanto cinema cult. Un grande tributo all'immagine e al cinema che ha saputo lasciare un segno. Un viaggio-esperienza sensuale,  tutto da ballare! La Sacra Unione tra Nota e Fotogramma, il misterioso sodalizio tra Immagine e Suono sono alla base del lavoro di Misha e Giona che studia appunto questa relazione.
Uno spettacolo della durata di circa 270 minuti.


Venerdì 10 agosto, alle ore 21.30, il Teatro Paravento ospiterà 'I Skarbonari': Mirko Dallacasagrande (voce, chitarra, sax), Gian-carlo Invernizzi (basso), Davide Longo (voce, batteria, percussione), Esteban Roethlisberger (voce, chitarra) e Mateo Fantini (piano, fisarmonica).
 
Fondato nel 2003, il gruppo 'I Skarbonari' è composto da cinque musicisti provenienti da differenti stili musicali: Davide Longo pratica i ritmi latino-americani, Gian-Carlo Invernizzi proviene dall'universo funk e soul; Esteban Roethlisberger, invece, dalla bossa nova e il jazz brasiliano; Mirko Dallacasagrande mescola musica tradizionale e moderna, Mateo Fantini, pianista e fisarmonicista, si ispira al jazz e alla fusion.

Il gruppo ha subito trovato un proprio stile: una musica ritmata, positiva, un miscuglio di Ska, di canzoni italiane con sonorità latine. In scena 'I Skarbonari' creano un'atmosfera festiva con spunti cabaretistici. Il primo album 'Il Monaco' è stato concepito come diario di viaggio, portando lo scoltatore dal Italia all’America del Sud, passando dalla tarantella alla cumbia, con aggiunte di sonorità delle Antille.

Gli integranti de 'I Skarbonari' sono immigranti di prima e seconda generazione. Il gruppo sin dai suoi inizi e ingaggiato nella lotta contra la discriminazione e l’ingiustizia sociale e partecipa dunque a tante manifestazioni per il rispetto dei diritti dell’uomo.


Sabato 11 agosto, alle ore 21.30, saliranno per ultimi sul palco (durante la manifestazione 'Festival di Teatro') del Paravento i 'The Pussywarmers'. Il gruppo è così composto: Simon (chitarra, banjo, fisarmonica, piano, armonica), Dug (batteria), Raoul (trombone, contrabbasso) e Poz (voce, chitarra).

'The Pussywarmers' nascono tre anni fa. Dopo un inizio orientato verso il rock'n'roll anni '50, il loro genere si è paradossalmente tramutato in un non-genere il quale, come piace loro definirlo, è un po' tutto e un po' niente.
Il continuo variare tra generi come il blues, punk, folk e country arricchiti da una vena balcanica e suonati con i più svariati strumenti, rende molto difficile immaginare la direzione che i Pussywarmers stanno prendendo. Questa peculiarità ha però destato la curiosità di molte persone, portando il gruppo numerose volte in Svizzera tedesca, Svizzera francese e Italia anche come spalla di musicisti del calibro di Dick Dale, Dead Brothers, Vinicio Capossela e Langhorne Slim.

I loro concerti passano da momenti di tranquillità a tratti di puro delirio, da passaggi mistici a ponti ben strutturati, il tutto corroborato da testi in italiano, inglese, francese e tedesco. Alla fine di un loro concerto si ha l'impressione di essere stati trasportati in una fiaba dove, ad uno ad uno, tutti i personaggi sono morti, sebbene si rimane con la certezza che un lieto fine c'è. Ma forse anche no. L'unica è provare a vederli.

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