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UNIONE EUROPEACrescita, accordo per pacchetto da 130 miliardi

22.06.12 - 17:10
Impegno per un provvedimento pari all'1% del Pil dell'intera Eurozona
Foto Keystone / AP Andrew Medichini
Crescita, accordo per pacchetto da 130 miliardi
Impegno per un provvedimento pari all'1% del Pil dell'intera Eurozona

ROMA - Un pacchetto "consistente" per la crescita da 120-130 miliardi, equivalenti all'1% del Pil europeo. È questa una delle proposte "concrete" per rilanciare la crescita sulla quale si sono trovati d'accordo oggi a Roma il premier Mario Monti, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese François Hollande e il premier spagnolo Mariano Rajoy.

Monti, prima del vertice, aveva avvertito che al prossimo vertice di Bruxelles di fine mese "c'è in gioco l'Europa". E oggi sembra essere arrivata una prima risposta dai leader delle quattro maggiori potenze dell'Eurozona, che intendono adottare misure per "stabilizzare i mercati" e lanciare il segnale che "l'euro è un progetto irreversibile".

Altro punto di accordo è il via libera alla Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, che vede la Gran Bretagna contraria: Hollande ha anticipato che su questo si andrà avanti su una cooperazione rafforzata tra i favorevoli, che sono la stragrande maggioranza.

"L'Ue ha fatto finora passi avanti significativi, ma ancora non sufficienti", ha detto Monti aprendo la conferenza stampa a Villa Madama tra i quattro leader. Ma se la necessità di rilanciare la "crescita" è stata condivisa da tutti, la Merkel ha sottolineato come non si debba dimenticare che "crescita e finanze solide sono i due lati della stessa medaglia".

Non si è entrati nel dettaglio degli eurobond, ma il presidente francese Hollande ha insistito sul fatto che debbano rimanere "una prospettiva", e non di 10 anni. Poi ha aperto sulla cessione di parti di sovranità nazionale verso quell'"unione politica più forte" sostenuta dalla Merkel: "si possono cedere porzioni di sovranità nazionale, ma solo se ci sarà più solidarietà in Europa".

È stato invece Rajoy ad accennare allo 'scudo anti-spread' sollecitato nei giorni scorsi da Monti: si può usare l'Efsf "per comprare debito nel mercato secondario, ma secondo le misure stabilite e approvate a suo tempo" e "in circostanze eccezionali".

Ats Ans

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