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TICINO / SVIZZERAMulta a chi non ha il "CH", i consigli del TCS e la mancata reciprocità

30.06.10 - 17:08
In Ticino tollerate le auto straniere senza contrassegno. La legge prevede una multa di 10 franchi. Il consiglio del TCS: "Rispettare il codice della strada, possono capitare i vigili zelanti che multano anche per chi non ha il contrassegno"
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Multa a chi non ha il "CH", i consigli del TCS e la mancata reciprocità
In Ticino tollerate le auto straniere senza contrassegno. La legge prevede una multa di 10 franchi. Il consiglio del TCS: "Rispettare il codice della strada, possono capitare i vigili zelanti che multano anche per chi non ha il contrassegno"

BELLINZONA - Arriva l'estate, arriva il periodo dei grandi esodi. I ticinesi e gli svizzeri sono grandi viaggiatori e molti sono coloro che si spostano in auto. Il contrassegno "CH" in Svizzera non è obbligatorio e ormai sono parecchi gli automobilisti a cui non piace l'ovale bianco con la scritta nera. Rovina l'estetica del mezzo. Ma bisogna fare attenzione. Dal TCS arriva il consiglio, per chi si reca all'estero con la propria auto, di attaccarlo, ben visibile, vicino alla targa. "Noi del TCS - spiega il direttore Renato Gazzola - vendiamo dei contrassegni calamita che permettono all'automobilista di attaccarli e staccarli a proprio piacimento e secondo le necessità".

In tutti i casi, per ora, le multe comminate all'estero per chi non ha il CH appiccicato sulla propria auto, sono rare. Il consiglio per evitare spiacevoli contrattempi è quello di comportarsi bene sulla strada e di rispettare il codice, ovunque. "Le multe, finora, sono state poche - ha confermato Gazzola - ed il consiglio che potrei dare è quello di rispettare il codice stradale, proprio per evitare multe. Infatti gli agenti più zelanti, alla multa, per esempio, per divieto di sosta, possono aggiungerci pure quella per mancato contrassegno, che può costare fino a 75 euro".

C'è comunque un aspetto che riguarda la reciprocità. Infatti, per legge, in Svizzera il veicolo con targa straniera, sarebbe obbligato ad avere il contrassegno ovale, ormai diventato una rarità, anche per il fatto che le nuove targhe "europee" integrano una striscia blu con la sigla dello stato di provenienza. Ma quella striscetta non basta in Svizzera. Il nostro paese non fa parte dell'Unione Europea e gli agenti della polizia stradale cantonale ticinese, infatti, potrebbero multare, ma, in sostanza, chiudono un occhio e lasciano correre. La multa è comunque irrisoria: dieci franchi. 

L'aspetto del contrassegno, che può effettivamente sembrare irrilevante, in tutti i casi si inserisce in una armonizzazione delle regole stradali a livello europeo, ancora lontana dal concretizzarsi: "Prendiamo per esempio il colore dei cartelli che indicano l'autostrada. In Italia sono verdi, in Francia e Germania sono blu. Sarebbe opportuno cominciare un discorso di armonizzazione a livello europeo della segnaletica e dei codici".

Restando nel tema multe e del sistema di immatricolazione, in Svizzera vi è un ulteriore problema. Essendo la immatricolazione a livello cantonale, spesso vengono contestate multe da polizie locali italiane a persone che non hanno commesso alcuna infrazione. Infatti capita che la sigla GE venga confusa con GL, o la sigla AR (Appenzello Esterno) con AG (Argovia) e può succedere che un automobilista ginevrino con la targa numero 2500 possa ricevere a casa una multa per errore, in quanto la sigla di Glarona è stata confusa con quella di Ginevra.

p.d'a.

Foto d'apertura: Tipress

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