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CANTONESedici miliardi di dollari di frodi: così il Ticino prova a combatterle

25.10.16 - 06:01
Dall'Usi iun progetto che mira a migliorare il rilevamento dei dati e velocizzare la scoperta degli usi impropri delle carte di credito: i cui costi sono destinati a raddoppiare entro il 2020
Sedici miliardi di dollari di frodi: così il Ticino prova a combatterle
Dall'Usi iun progetto che mira a migliorare il rilevamento dei dati e velocizzare la scoperta degli usi impropri delle carte di credito: i cui costi sono destinati a raddoppiare entro il 2020

LUGANO - Quattro centesimi di euro ogni 100 di transazione, in Europa. E perdite che, su scala mondiale, ammontano oggi a 16 miliardi di dollari l'anno: ma sono destinate a raddoppiare entro il 2020. I numeri, impressionanti, sembrano dimostrare la resa dell'uomo davanti all'utilizzo improprio delle carte di credito.

Errore. Proprio dall'Usi parte anzi un progetto che, nella lotta alle frodi, tenta di ribaltare le carte in tavola. Al punto da meritarsi una delle 25 borse di studio post-dottorato assegnate dall'Axa Research Fund, che per la prima volta raggiunge la Svizzera italiana. "Controlling Cybersecurity Risk: Fast Fraud Detection using sequential and optimal stopping techniques": cioè la statistica al servizio della tecnologia, per migliorare il rilevamento dei dati e accorciare i tempi in cui scoprire che qualcosa di anomalo è accaduto. «L'obiettivo è duplice - spiega la professoressa Antonietta Mira, supervisore del progetto condotto dal dottor Bruno Buonaguidi - Determinare più velocemente che una frode si è verificata e diminuire la frequenza di "falsi allarmi"». 

Professoressa, ma il falso allarme almeno non dovrebbe lasciarci tranquilli?
«Per "falso allarme" si intende l'evento in cui si ritiene che una transazione fraudolenta si è verificata e quindi si agisce di conseguenza, per esempio bloccando la carta di credito: anche se in realtà il pagamento è stato effettuato regolarmente dal titolare».

Benefici?
Si hanno effetti positivi sia sulla clientela, dato che diminuisce la probabilità che le carte siano bloccate senza giustificazione, sia sulle aziende che gestiscono il servizio dei pagamenti elettronici, dato che riescono a limitare il tempo in cui le frodi sono messe in atto, riducendo il risarcimento ai clienti, e incrementano la soddisfazione dei clienti per il servizio offerto.

Il futuro sarà dominato dai pagamenti via smartphone. Vale anche per loro?
La metodologia che intendiamo sviluppare si basa sull'osservazione continua delle transazioni effettuate da un cliente: l'allarme di avvenuta frode verrà dato quando la serie di queste transazioni presenta dei cambiamenti strutturali. Dunque, anche le transazioni realizzate con i nuovi metodi di pagamento possono essere oggetto di analisi.

Minimizzare i tempi della scoperta della frode: non si arriva comunque già in ritardo?
Il nostro obiettivo non è prevenire le frodi. Per questo occorre prendere delle misure precauzionali: ad esempio, effettuare acquisti su siti internet sicuri o non comunicare il pin della carta in risposta ad email sospette. Il nostro obiettivo è migliorare il sistema di rilevamento.

E una volta rilevata la frode, che succede?
Questa è una decisione che spetterà a chi utilizza la metodologia di rilevamento frodi. Possiamo ipotizzare la comunicazione al consumatore di un'avvenuta transazione sospetta o il blocco della carta di credito.

 

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