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SVIZZERACresce il commercio estero

20.10.16 - 08:26
Le esportazioni nei giorni lavorativi tra luglio e settembre hanno fatto registrare un aumento del 8.1% (reale: +2,8%) mentre le importazioni del 7,9% (reale: +4,7%)
Cresce il commercio estero
Le esportazioni nei giorni lavorativi tra luglio e settembre hanno fatto registrare un aumento del 8.1% (reale: +2,8%) mentre le importazioni del 7,9% (reale: +4,7%)

BERNA - Continua la crescita del commercio estero elvetico: tra luglio e settembre le esportazioni rettificate in base ai giorni lavorativi sono aumentate dell'8,1% (reale: +2,8%) rispetto allo stesso periodo dell'anno recedente, a 52,5 miliardi di franchi. Le importazioni sono avanzate del 7,9% (reale: +4,7%), a 42,4 miliardi.

In entrambe le direzioni di traffico la crescita è riconducibile ai prodotti chimico-farmaceutici, che già solo nell'ambito delle esportazioni hanno generato l'80% dell'intero fatturato, sottolinea in una nota l'Amministrazione federale delle dogane (AFD). L'export ha fatto segnare il quarto aumento di fila e ha superato il livello di prima dell'abbandono del tasso di cambio fisso franco-euro.

Per la prima volta in un trimestre l'eccedenza della bilancia commerciale ha inoltre superato i 10 miliardi di franchi (10,2 miliardi, 0,7 in più rispetto al trimestre precedente).

A livello settoriale, la più forte progressione delle vendite all'estero è stata registrata nella gioielleria (+21%, rettificato in base ai giorni lavorativi), davanti ai prodotti chimici e farmaceutici (+17%, pari a un incremento di 3,4 miliardi di franchi). Il balzo in avanti è dovuto in particolare ai principi attivi (+40%, +1 miliardo) e ai medicinali (+19%, +1,5 miliardi).

Gli strumenti di precisione hanno da parte loro fatto segnare un +8%, mentre i metalli un +5%. Il comparto macchine ed elettronica è cresciuto del 2% (+143 milioni), sostenuto dalle macchine per l'industria delle arti grafiche e della carta (+22%) e dalle motrici (+12%). Si tratta del primo aumento dopo nove trimestri di contrazione. Sempre in calo invece l'orologeria (-8%, -409 milioni): si tratta del sesto ribasso consecutivo. I veicoli sono arretrati del 9%.

Prendendo in considerazione la componente geografica, le esportazioni hanno guadagnato terreno nei tre principali mercati. Il fatturato è progredito di 1,7 miliardi di franchi sia in Nord America (+24%) che in Europa (+6%). L'aumento è del 6% anche in Asia.

A livello di Paesi, le vendite sono raddoppiate in Irlanda (+209 milioni) e cresciute del 14% in Germania (+1,2 miliardi) e Austria (+197 milioni). In calo invece mercati come il Regno Unito (-258 milioni) e la Russia (-111 milioni).

In Asia, se da un lato si è assistito alla crescita del Giappone (+564 milioni), della Cina (+305 milioni) e della Corea del Sud (+151 milioni), dall'altro si è registrato un netto calo del commercio con Hong Kong (-273 milioni) e dell'Arabia Saudita (-178 milioni). L'America latina ha perso il 5%.

Sul fronte delle importazioni, tre gruppi di merci su quattro hanno fatto registrare una crescita. L'aumento più rilevante è dei prodotti chimico-farmaceutici (+28%, pari a +2,3 miliardi di franchi). Per quanto riguarda il settore dell'energia, il calo dell'11% è da ricondurre unicamente all'evoluzione dei prezzi (in termini reali l'aumento è del 5%).

Nel settore dei veicoli la crescita è dell'8,8%, grazie in particolare agli aerei. Il segmento tessile, dell'abbigliamento e delle calzature ha guadagnato il 7%, mentre gli strumenti di precisione il 5%. Sempre per l'import, ad eccezione dell'America latina, tutti i continenti sono risultati in crescita: +20% il Nord America, +8,9% l'Europa e +1% l'Asia.

Prendendo in considerazione il solo mese di settembre si è assistito a un aumento delle esportazioni del 10,4% su base annua (reale: +5,7%). Sempre corretta degli effetti stagionali, rispetto ad agosto 2016 la crescita è del 4,1% (reale: +4,3). Le importazioni sono avanzate del 3,8% su un anno (reale: -0,1%), ma sono calate del 2,1% rispetto ad agosto (reale: -3,3%). La bilancia commerciale fa registrare un'eccedenza mensile record di 4,4 miliardi di franchi.

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