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SVIZZERAL'unione fa la forza: «Così abbasseremo la cassa malati»

03.08.16 - 06:07
Previsto un altro incremento del 4%. Ma difendersi si può, giurano i fondatori di Kampagna.ch: «Insieme possiamo spuntare prezzi migliori».
L'unione fa la forza: «Così abbasseremo la cassa malati»
Previsto un altro incremento del 4%. Ma difendersi si può, giurano i fondatori di Kampagna.ch: «Insieme possiamo spuntare prezzi migliori».

VILLIGEN (AG) - Quest'anno sono stati 447,88 franchi: +4,3% rispetto all'anno precedente, 12,60 franchi di scarto per un premio cassa malattia, infortunio compreso, superiore alla media nazionale sia nell'importo (428,14 franchi), sia nella percentuale di incremento (+4%, pari a 16,30 franchi).

La "vittoria di Pirro" del Ticino giovane - Meglio avere fra i 19 e i 25 anni, se si risiede in Ticino: con 409,34 franchi, dal 2015 al 2016 la progressione è stata "solo" del 3,2% (12,71 franchi) rispetto al 3,6% svizzero (13,50). Ma si tratta di una vittoria di Pirro, dal momento che il versamento medio resta comunque più elevato: 409,34 franchi in Ticino, 393,21 franchi nella Confederazione. E per il 2017? Brutte notizie, come da due anni a questa parte del resto. Il premio crescerà ancora del 4%, forse del 5%.

Eppure «risparmiare è possibile» - Colpa dei medici che investono più tempo nell'esaminare i documenti, fatturano prestazioni magari non così indispensabili; e dei pazienti che non si accontentano più del responso di uno solo, ma si rivolgono a diversi specialisti. Fatto sta che per far quadrare i conti bisogna sborsare sempre maggior denaro. Eppure una maniera per difendersi esiste, sono pronti a giurare Thomas Federer e David Peyer: informatici di formazione che a Villigen, canton Argovia, hanno fondato il sito Kampagna.ch per avviare campagne collettive e acquisire maggiore potere contrattuale con le compagnie. Spuntando così qualche sconto.

Così ti ritornano in tasca 50 franchi - Modesto, invero. Si stima un risparmio di 50 franchi per economia domestica: da rubare ai servizi di mediazione, come call center o portali comparativi e provvigioni generiche, con i quali le casse si accaparrano i clienti. «Siamo consapevoli che il mercato è fortemente regolamentato e il margine d'azione modesto – ragionano infatti i due giovani – Ma qualcosa si può risicare. Semplicemente vogliamo che quel denaro non scompaia più nelle mani di terzi, ma torni nelle tasche dei consumatori».

Obiettivo: 50mila adesioni entro novembre - Il principio è quello delle class action: l'unione fa la forza.  Così adesso l'obiettivo è raccogliere 50mila adesioni: svizzeri dei cui interessi farsi difensori, negoziando l'offerta migliore, per un risparmio complessivo stimato in 2,5 milioni di franchi. E questo solo per cominciare, sognano Thomas e David: perché se l'idea funzionasse potrebbe estendersi anche ad altri settori, dove magari le opportunità d'intervento sono più robuste. «Pensiamo ai servizi finanziari, al mercato dell'energia elettrica: o qualunque altro ambito che la gente voglia segnalarci. Siamo aperti a ogni idea». Prima, però, bisogna raccogliere il consenso: per aderire a campagna c'è tempo fino all'11 novembre, avvisa il count down sul sito.

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