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STATI UNITISyngenta: associazioni Usa contro l'operazione ChemChina

22.07.16 - 13:12
«La sicurezza alimentare deve essere una componente della sicurezza nazionale»
Syngenta: associazioni Usa contro l'operazione ChemChina
«La sicurezza alimentare deve essere una componente della sicurezza nazionale»

WASHINGTON - Nuovi dubbi sull'operazione ChemChina-Syngenta da 43 miliardi di dollari. La Food & Water Watch, organizzazione non governativa statunitense per la tutela dei consumatori e l'associazione dei coltivatori Usa, National Farmers Union, chiedono di bloccare il progetto di acquisizione del colosso agrochimico basilese Syngenta da parte del gruppo statale cinese ChemChina.

Le associazioni hanno inviato una lettera di 18 pagine a nove funzionari di gabinetto Usa esortandoli a fare pressione sulla Commissione per gli investimenti esteri per bloccare l'operazione. Nella lettera, pubblicata sui siti statunitensi, le due associazioni sottolineano la necessità considerare la sicurezza alimentare come una componente della sicurezza nazionale, puntando la lente sui rischi legati all'acquisizione di un gigante dell'agrochimica come Syngenta da parte di un gruppo cinese.

Già in passato le autorità americane avevano espresso dubbi sull'operazione proprio per la sicurezza alimentare e in particolare per il settore degli ogm. Ma proprio oggi l'amministratore delegato di Syngenta, Erik Fyrwald, ha dichiarato in una intervista a Bloomberg che i colloqui con le autorità Usa per ottenere il via libera all'acquisizione sono stati costruttivi e si è detto fiducioso che l'operazione verrà completata entro l'anno come previsto.

Sempre oggi, il colosso svizzero ha pubblicato i risultati semestrali riportando un utile netto in calo del 13% nel primo semestre del 2016 su base annua a 1,06 miliardi di dollari. Il fatturato del gruppo agrochimico basilese è diminuito del 7% a quota 7,09 miliardi di dollari.

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