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BERNASwatch Group: l'utile semestrale crolla del 52%

21.07.16 - 07:17
Calano anche le esportazioni degli orologi
Swatch Group: l'utile semestrale crolla del 52%
Calano anche le esportazioni degli orologi

BIENNE - Swatch Group ha annunciato stamane un crollo dell'utile netto del 52,0% nel primo semestre 2016 rispetto ai primi sei mesi del 2015, a 263 milioni di franchi. Il fatturato del gruppo orologiero con sede a Bienne si è ridotto dell'11,4% a 3,72 miliardi (-12,5% in valute locali). Le prospettive sono comunque favorevoli.

Le cifre confermano in larga misura l'avvertimento sugli utili lanciato il 15 luglio, che aveva provocato un brusco arretramento dell'azione in borsa. Oggi il titolo beneficia invece di un rimbalzo, arrivando a guadagnare in mattinata quasi il 4%. Rispetto all'inizio dell'anno il calo è del 22%.

Swatch spiega la frenata dei primi sei mesi con le conseguenze subite dal turismo per gli attacchi terroristici in Europa: meno viaggiatori ha significato anche una minore richiesta di orologi e di gioielli. Considerate le circostanze i risultati sono comunque di rilievo, afferma la dirigenza.

La società guarda inoltre con fiducia già all'immediato futuro. La situazione dovrebbe rimanere critica in Francia e in Belgio, ma nel resto d'Europa e in Asia il secondo semestre dovrebbe presentarsi in modo più favorevole. Le Olimpiadi di Rio de Janeiro dovrebbero anche dare una spinta a Omega, cronometro ufficiale della manifestazione.

In Cina le prime tre settimane di luglio hanno mostrato «una crescita molto buona». La domanda è più forte e può essere soddisfatta poiché il personale, nonostante il calo delle vendite, non è stato ridotto: il gruppo si è limitato a non sostituire le partenze, mentre non vi sono stati licenziamenti, sebbene la produzione non girasse a pieno regime.

Questo approccio - spiega Swatch in un comunicato - è stato adottato in modo consapevole, poiché in linea con la strategia e la filosofia dell'azienda. L'impresa afferma di guardare al dipendente non solo come a un fattore di costo: vuole salvaguardare anche il konw how.

Il gruppo insiste quindi su un punto già affrontato nell'assemblea generale dello scorso maggio dalla presidente del consiglio di amministrazione Nayla Hayek. La figlia del defunto fondatore Nicolas Hayek e sorella dell'attuale CEO Nick Hayek - imprenditori a loro volta smarcatisi spesso dal pensiero economico dominante - aveva fatto sapere che anche in momenti di crisi Swatch non intendeva sopprimere impieghi. Dichiarazioni che erano state accolte come una frecciata nei confronti del concorrente ginevrino Richemont, che alla fine di aprile aveva annunciato un taglio di circa 500 posti di lavoro.

Se con il suo comportamento la famiglia Hayek gode probabilmente dell'appoggio del personale, non altrettanto si può dire degli azionisti. Un analista ha affermato che l'approccio degli Hayek ricorda il comportamento di quei padroni d'azienda che non risparmiano sui loro dipendenti fino a quando riescono a generare più o meno un utile: gli azionisti pubblici hanno però un'ottica diversa, ricorda lo specialista. Va peraltro ricordato che Nick Hayek aveva in passato accarezzato l'idea di lasciare la borsa, dove a suo avviso le aziende vengono sballottate e aggredite da persone il cui unico interesse è generare benefici immediati, ma aveva poi dovuto rinunciare al progetto.

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