Iniziativa di Swisscom, che contro il proprio interesse commerciale chiederà ai passanti di rinunciare allo smartphonr in cambio di gerbere
ZURIGO - Rosso, perché non passi inosservato. E, così appariscente, diventi monito per ricordare che l'amore è altrove: non dentro a un telefonino che troppo spesso, o troppo a lungo, sostituisce le relazioni umane.
Staccate: almeno per mezz'ora - Un fiore, in cambio di una rinuncia: allo smartphone, al tablet, a qualunque dispositivo portatile che toglie tempo alla famiglia e agli affetti. Non male, come proposito, per un'azienda che fa della tecnologia un'occasione di profitto: e che certo bene conosce le leggi del marketing, la maniera di sfruttarle a proprio favore anche quando sembrano remare contro.
Un'iniziativa commerciale. Ma... - Nella casistica rientra fuor di dubbio anche l'iniziativa che Swisscom metterà in campo quest'oggi, quando distribuità 30mila gerbere ai passanti assieme all'invito a donarle ai propri cari. Resta comunque una forma importante di sensibilizzazione degli utenti, che in qualche modo va contro se stessa e il proprio interesse commerciale.
I più a rischio? I giovani - Perché alla gente sarà chiesto, in maniera simbolica ma con l'auspicio che la cosa si ripeta presto e questa volta con un atto di intraprendenza personale, di staccare gli occhi dallo schermo per una mezz'ora almeno.
Perché non diventi una patologia - Da dedicare alla moglie o al marito, al fidanzato o ai figli: oppure ai genitori, visto che ad aver bisogno di maggiore attenzione sono i più giovani, troppo dipendenti dall'hi-tech. Al punto da convincere perfino una compagnia telefonica ad avviare azioni perché non l'abitudine non si trasformi in patologia.
«È anche nel nostro interesse» - «Contraddizione? Assolutamente no – riflette Michael In Albon, delegato Swisscom alla protezione dei giovani nell'uso dei media – Pensiamo alle case automobilistiche: non sono forse loro che hanno inventato l'air bag e le cinture di sicurezza?». Profitto e rispetto della clientela non sono alternativi, spiega: «È vero, i nuovi media sono una parte significativa del nostro business. Li usiamo tutti giorni: proprio per questo è importante provare a bilanciare vantaggi e svantaggi».