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FRANCIAL'obsolescenza programmata è reato

28.07.15 - 12:20
I responsabili delle aziende che ricorrono a questo tipo di 'trucchetto' rischiano fino a due anni di carcere e multe da trecentomila euro
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L'obsolescenza programmata è reato
I responsabili delle aziende che ricorrono a questo tipo di 'trucchetto' rischiano fino a due anni di carcere e multe da trecentomila euro

PARIGI - Smartphone, tv, carica-batterie che dopo un po' 'muoiono': la Francia dichiara guerra alla cosiddetta obsolescenza programmata, vale a dire quelle politiche industriali che limitano volontariamente la vita dei prodotti. Per i trasgressori sono previste multe salatissime e nei casi più gravi addirittura il carcere.

La misura, che viene presentata come "una prima in Europa", è stata inserita nell'ultima legge sulla transizione energetica definitivamente approvata questa settimana dal Parlamento dopo dieci mesi di discussioni in aula.

In caso di infrazione, i deputati dell'Assemblée Nationale promettono di colpire il portafoglio delle imprese con sanzioni pecuniarie fino a trecentomila euro e due anni di carcere. Ma c'è anche la possibilità di portare il totale della multa al 5% dei ricavi realizzati in Francia dalla società che viola le nuove norme del codice.

Il legislatore transalpino definisce l'obsolescenza programmata "l'insieme delle tecniche con cui un attore del mercato punta deliberatamente a ridurre il ciclo di vita di un prodotto per aumentarne il tasso di sostituzione". Il testo presentato inizialmente dagli ecologisti ha subito numerose modifiche, in un continuo rimpallo tra parlamentari del Senato e dell'Assemblea Nazionale.

"Anche se si va nella giusta direzione, la definizione rimane molto vaga", spiega Delphine Lévi Alvarès, responsabile di Zero Waste France, un movimento che lotta contro gli sprechi e i rifiuti. La legge è dunque molto aperta e sono in molti a ritenere che i trasgressori riusciranno comunque a farla franca. Per l'esperta, "ci saranno via via dei casi che faranno giurisprudenza nel corso del tempo".

Dopo l'ok del parlamento, il dispositivo verrà promulgato nelle prossime settimane dal presidente François Hollande, prima di passare al vaglio del Consiglio costituzionale a cui si sono appellati una sessantina di senatori contrari.

L'obsolescenza programmata, o accelerata, a seconda dei casi, può avere diverse origini: fragilità dei prodotti, assenza di pezzi di ricambio, incompatibilità con i nuovi equipaggiamenti, aggiornamento dei sistemi.

Le associazioni per la difesa dell'ambiente e dei consumatori puntano regolarmente il dito contro questo nuovo 'trucchetto' delle politiche industriali che colpisce le tasche dei cittadini e genera una massa di rifiuti sempre più massiccia e dannosa per il pianeta. Tra gli esempi più celebri, i caricatori di smartphone e telefoni cellulari, che cambiano con l'arrivo di ogni nuovo modello. Un problema di cui si è già lungamente occupato il Parlamento europeo.

ats ansa

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