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SVIZZERACasse malati, una convenzione contro il marketing telefonico

22.07.15 - 18:29
La propone Santésuisse per meglio proteggere la popolazione
Casse malati, una convenzione contro il marketing telefonico
La propone Santésuisse per meglio proteggere la popolazione

BERNA - Santésuisse propone una nuova convenzione per meglio proteggere la popolazione dal marketing telefonico delle assicurazioni malattia. L'accordo che entrerà in vigore il primo gennaio del 2016 proporrà in particolare un formulario di reclamo online.

I consumatori verranno protetti meglio grazie all'obbligo di una precedente autorizzazione da parte della persona chiamata. Chi telefonerà dovrà inoltre indicare il proprio nome, quello del mandante e il motivo del contatto. Il numero telefonico dovrà inoltre essere visibile. L'indennizzo degli intermediari nella conclusione di un'assicurazione obbligatoria verrà limitato a 50 franchi, spiega in un comunicato odierno l'associazione che difende gli interessi di vari assicuratori malattia.

Un formulario sul sito internet di santésuisse permetterà di segnalare eventuali abusi delle casse, mediatori, intermediari e operatori di telemarketing. Secondo cifre dell'assicuratore Groupe Mutuel, nel 2014 l'Ufficio di mediazione dell'assicurazione malattia ha registrato 5'004 reclami di questo tipo.

Da quest'estate, i consumatori dispongono di una protezione contro il marketing telefonico in generale, iscritta nel Codice delle obbligazioni dal parlamento. Il marketing non è vietato, ma i consumatori dispongono ora di un lasso di tempo di quattordici giorni al posto di sette per revocare i loro acquisti.

In materia delle assicurazioni malattia, il parlamento ha rifiutato che il Consiglio federale possa intervenire contro il telemarketing. La maggioranza ha preferito lasciare alle casse stesse la regolamentazione del problema attraverso un accordo.

Nel giugno del 2011, gli assicuratori membri di santésuisse si erano impegnati a non telefonare ai clienti che lo richiedevano e comunque solo per le prestazioni complementari. Ma a fine febbraio 2014, dopo che la Commissione della concorrenza (COMCO) aveva rilevato che l'accordo poneva problemi nell'ambito della normativa sui cartelli, santésuisse aveva rescisso l'accordo. La nuova convenzione mira dunque a rimpiazzarla.

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