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SVIZZERATroppi prodotti in vendita negli uffici postali, urge moderazione

21.05.15 - 15:01
Ne è convinta la Commissione dei trasporti e delle comunicazioni del Nazionale
Foto Archivio Ti-Press
Troppi prodotti in vendita negli uffici postali, urge moderazione
Ne è convinta la Commissione dei trasporti e delle comunicazioni del Nazionale

BERNA - Gli uffici postali non devono diventare un gran Bazar, ma moderare invece la propria offerta di articoli e servizi altrui. Ne è convinta la Commissione dei trasporti e delle comunicazioni del Nazionale che chiede al Consiglio federale di studiare se sia il caso per la Posta di fare un passo indietro nella commercializzazione dei prodotti di terzi.

Stando al Consiglio federale, disposto ad accogliere il postulato della commissione, l'offerta di prodotti e servizi di terzi da parte della Posta serve a coprire in parte il deficit di 100 milioni l'anno imputabile alla rete di uffici postali.

In questo modo, indica il governo, è possibile salvaguardare posti di lavoro ed evitare un aumento delle tariffe per gli invii. Nondimeno, l'esecutivo è disposto a esaminare se non sia il caso che la Posta dimostri maggior ritegno in materia di commercializzazione di prodotti altrui.

Stando alla commissione, in molti uffici postali la quantità dei prodotti di terzi è oggigiorno predominante, mentre compito principale di tali luoghi è l'offerta di servizi postali. Inoltre, la maggior parte degli articoli e altri prodotti offerti viene venduta anche da privati e da ditte commerciali, "il che può generare a volte riprovevoli distorsioni del mercato".

Sempre più spesso, poi, gli impiegati sono chiamati a prestare servizio di vendita e di promozione benché non siano stati formati a sufficienza per simili mansioni.

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