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SVIZZERALa fiducia dei consumatori svizzeri non peggiora, nonostante il Francogeddon

07.05.15 - 09:59
L'indice trimestrale calcolato dalla SECO è rimasto allo stesso livello di gennaio
Foto Archivio Ti-Press
La fiducia dei consumatori svizzeri non peggiora, nonostante il Francogeddon
L'indice trimestrale calcolato dalla SECO è rimasto allo stesso livello di gennaio

BERNA - L'abolizione del cambio minimo non incide sulla fiducia dei consumatori svizzeri: in aprile l'indice trimestrale calcolato dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) è rimasto a -6 punti, lo stesso livello di gennaio.

Tre quarti degli interrogati nel primo mese dell'anno avevano fornito la loro opinione prima del 15 gennaio, giorno dello shock provocato dalla Banca nazionale svizzera (BNS), ricorda la SECO nel suo comunicato odierno. Tre mesi dopo la valutazione è rimasta però praticamente invariata: l'indicatore rimane così quasi perfettamente in linea con la media pluriennale dal 2007.

Il dato viene assemblato sulla base di quattro sottoindici, che pure sono rimasti stabili. Il giudizio sull'evoluzione economica nei prossimi 12 mesi è lievemente negativa (-8 punti), ma un po' meno che in gennaio (-12). Marciano sostanzialmente sul posto la previsione sulla disoccupazione (+52 in gennaio e +51 punti in aprile) e il giudizio sull'evoluzione della propria economia domestica nei prossimi 12 mesi (da +2 a +5). Anche la valutazione sulla propensione al risparmio non si discosta in maniera rilevante da quella di tre mesi prima (da +38 a +31).

Più marcate appaiono invece le differenze in altri sottoindici, non compresi in quello generale. L'opinione sulla situazione economica passata (vale a dire degli ultimi dodici mesi) è notevolmente peggiorata (da +1 a -22 punti), ma rimane nella media pluriennale. E soprattutto la sicurezza dei posti di lavoro è stata giudicata più incerta (da -54 a -70). Il periodo attuale è comunque considerato più favorevole per effettuare acquisti importanti (da +7 a +15).

Nettamente cambiato è il giudizio sull'evoluzione dei prezzi: quelli dell'ultimo anno sono visti ormai in diminuzione, con l'indice che passa da +32 a -3. Si tratta del secondo valore più basso raggiunto dal 1973; il minimo assoluto (-6) è stato registrato nell'ottobre 2011.

Anche le previsioni sull'evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi sono state notevolmente riviste al ribasso: l'indice è passato da +29 punti in gennaio a +6 punti in aprile. Anche in questo caso si tratta del secondo valore più basso, dopo quello di gennaio 2009 (-7 punti).

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