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SVIZZERASovvenzionare l'energia idroelettrica, tassando il consumatore

02.04.15 - 11:43
Il "Wasserrappen" proposto dalle aziende elettriche potrebbe far loro ottenere quasi 3 miliardi in cinque anni
Sovvenzionare l'energia idroelettrica, tassando il consumatore
Il "Wasserrappen" proposto dalle aziende elettriche potrebbe far loro ottenere quasi 3 miliardi in cinque anni

BERNA - Far pagare ai consumatori un centesimo al kilowattora per sovvenzionare la produzione di energia idroelettrica, attualmente alle prese con un mercato imbizzarrito: l'idea, presentata questa settimana ai parlamentari federali, è delle aziende elettriche, che potrebbero in tal modo mettere le mani su quasi 3 miliardi di franchi nello spazio di 5 anni.

La proposta - nota come "Wasserrappen", centesimo dell'acqua - era stata lanciata a metà marzo sulla stampa domenicale dalla presidente della direzione di Alpiq, Jasmin Staiblin. Una manager tedesca che - stando al rapporto d'esercizio pubblicato proprio oggi - l'anno scorso ha ricevuto compensi per 1,9 milioni di franchi.

Nel frattempo l'Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES) ha effettuato passi ufficiali: lunedì l'idea è stata presentata alla Commissione dell'energia del Consiglio degli stati, ha indicato all'ats il portavoce dell'AES Guido Lichtensteiger confermando una notizia pubblicata dalla "Handelszeitung".

I produttori di energia idroelettrica propongono un contributo di promozione pari a 550 milioni di franchi annui, per un periodo di cinque anni. Un "aiuto di superamento" delle attuali difficoltà che ammonterebbe quindi a 2,75 miliardi e che andrebbe pagato dagli utenti finali con un rincaro di un centesimo per kilowattora.

L'ordine di grandezza corrisponde a quello dei canoni per i diritti d'acqua che le aziende devono versare agli enti pubblici e che - spiega Lichtensteiger - costituiscono per i produttori costi fissi non influenzabili.

Sempre stando all'addetto stampa i miliardi in questione servirebbero unicamente per mantenere la sostanza delle centrali: con gli attuali prezzi dell'elettricità non sono praticamente possibili né investimenti né ampliamenti in questo campo. Spetterà comunque al Consiglio degli stati decidere se il comparto idroelettrico debba essere sostenuto e, se caso, in quale forma, ha aggiunto il portavoce.

Il "centesimo dell'acqua" andrebbe peraltro ad aggiungersi ai 600 milioni già decisi dal Consiglio nazionale per le grandi centrali, che potrebbero vedersi coperti sino al 40% degli investimenti per ampliamenti. Al momento entrano in linea di conto 13 progetti.

I produttori svizzeri di elettricità si trovano confrontati attualmente con un mercato che presenta a livello internazionale bassi prezzi, a causa dell'energia solare ed eolica sovvenzionata proveniente in particolare dalla Germania. Non aiuta nemmeno il basso costo di petrolio e carbone. Da tempo le aziende elettriche chiedono quindi condizioni quadro migliori.

Molto diversa è invece la situazione vista dal consumatore privato, che non ha approfittato del calo dei prezzi: al contrario, si è visto aumentare le tariffe, in particolare a causa dei costi per la rete.

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