La priorità in questo settore è di ridurre i costi di produzione per difendere i volumi e i posti di lavoro, spiega il direttore Simioni
VEVEY - Nestlé Svizzera reagisce all'apprezzamento del franco abbassando il prezzo di oltre 600 prodotti importati dall'Eurozona. Questa misura mira a sostenere il potere di acquisto dei consumatori elvetici e a limitare il fenomeno del turismo degli acquisti, indica l'azienda in una nota diffusa oggi.
Con l'abbandono del tasso di cambio minimo da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) "dall'oggi al domani il prezzo convertito in euro dei nostri prodotti esportati è aumentato di oltre il 15%", sottolinea Eugenio Simioni, direttore generale di Nestlé Svizzera, citato nel comunicato. La priorità in questo settore è ora ridurre i costi di produzione per difendere i volumi e i posti di lavoro, aggiunge Simioni.
Nestlé impiega circa 3400 persone in Svizzera. I siti di produzione nella Confederazione sono otto. Due terzi dei loro volumi sono destinati all'esportazione.
Ats